PALERMO – Il reddito di cittadinanza è arrivato, e oggi i richiedenti presentano per la prima volta le domande per ottenerlo. La misura di contrasto alla povertà adottata dal governo gialloverde si è fatta attendere, ma ora comincia a prendere forma per gli almeno 240 mila siciliani “armati” di documentazione e requisiti richiesti, in fila tra Caf e uffici postali di tutta l’Isola. Un banco di prova importante anche per loro, gli enti che dovranno accogliere e gestire l’afflusso-fiume di potenziali idonei al reddito. Come fare a non rimanere accodati per ore, rischiando di non arrivare nemmeno allo sportello?
Innanzitutto, avendo chiaro chi farà cosa: è possibile inoltrare la domanda per il reddito di cittadinanza sia nei Caf che negli uffici postali, ma, dopo le valutazioni esclusivamente a carico dell’Inps, solo le Poste italiane potranno erogare la card con cui avvalersi del bonus anti povertà. L’azienda ha previsto uno spiegamento di forze totale fin dal “day one”: il Servizio comunicazione territoriale sud 2 di Poste italiane fa sapere che qualsiasi ufficio postale siciliano è quello giusto per presentare le richieste, così da favorire la capillarità del servizio e prevenire il sovraffollamento. Dalla società trapela ottimismo: la platea dei richiedenti è ampia ma, secondo l’area comunicazione, quella dei dipendenti che li ricevono non è da meno. Inoltre, in ogni ufficio è pronto un avviso con cui si invita il pubblico a seguire una calendarizzazione.
Con una tabella presentata ieri mattina in un’audizione parlamentare, le Poste comunicano agli italiani le date del mese di marzo più opportune per presentare le domande. Si parte appunto oggi, con i cittadini il cui cognome inizia per A e B; domani giovedì 7 marzo toccherà alla lettera C; venerdì 8 marzo alle lettere da D a F; sabato 9 marzo sarà la volta dei cognomi che cominciano con le lettere da G a K; lunedì 11 marzo toccherà alle lettere L ed M; martedì 12 marzo sarà il turno delle lettere da N a R; infine, mercoledì 13 marzo toccherà ai cittadini il cui cognome inizia con le lettere da S a Z. Poste italiane precisa che l’avviso va considerato esclusivamente come invito alla cittadinanza, con l’obbiettivo di migliorare la ricezione delle domande. Insomma, ogni giorno le istanze verranno comunque accettate tutte, a prescindere dal cognome del richiedente.
La lunga rincorsa del reddito di cittadinanza è giunta al termine, ma in Sicilia come nel resto d’Italia si pensa già al controllo di un’altra platea, non ufficiale: c’è infatti un rischio concreto che saltino fuori i “furbetti” del reddito, pronti a fare letteralmente carte false, tra divorzi ad hoc e lavori in nero paralleli, per essere inseriti tra coloro ai quali spetterà il sussidio a 5 stelle. Il governo sta lavorando alla strategia per combattere il fenomeno ma è in netto ritardo rispetto alla tabella di marcia, e così pare ormai inevitabile che le prime domande da sottoporre all’Inps saranno scoperte dalle misure di contrasto annunciate.