PALERMO – “Conclusa con un passo avanti e uno indietro la contrattazione con l’Aran per la definizione del contratto di lavoro. La sensazione è stata quella che si sia voluto prendere tempo parlando del ‘sesso degli angeli’ piuttosto che di norme concrete utili a portare le parti alla firma dell’accordo”. Così in una nota i sindacati autonomi Cobas Codir Sadirs Ugl e Siad al termine dell’ incontro con l’Aran per rinnovo del contratto dei dipendenti regionali.
“L’Aran non ha nemmeno potuto consegnare la bozza (che a loro dire dovrebbe essere definitiva, ovvero contenente l’accoglimento delle richieste del cartello sindacale maggioritario) facendo intuire di non avere ancora l’autorizzazione da parte della giunta o dell’assessore alla Funzione pubblica – si legge in una nota -. Abbiamo contestato con forza questa ennesima perdita di tempo e abbiamo invitato il presidente dell’Aran a inviare, senza ulteriori esitazioni, la bozza definitiva e riconvocare le parti anche a partire da domani per completare il confronto. Dopo 12 anni di ritardi, infatti, non possono essere più ammesse deroghe alla definizione del contratto economico, della riclassificazione e delle progressioni verticali. Certo che se tale comportamento fosse stato determinato dai tragici eventi del catanese che ha impegnato il Governo a gestire questa improvvisa crisi, forse sarebbe stato meglio dirlo chiaramente, rinviando giocoforza la seduta di oggi, lo avremmo compreso e accettato. I prossimi passi dell’Aran ci diranno quali sono le loro reali intenzioni. Noi siamo pronti a tutto”.