Sicilia, resta Gallo all'Aran: ira dei sindacati, lui "apre" al rinnovo

Aran, proroga per Gallo: ira dei sindacati, lui “apre” al rinnovo

Il commissario riconfermato: "Riconvocheremo i rappresentanti dei lavoratori"

PALERMO – La proroga trimestrale del commissario straordinario dell’Aran Sicilia, Accursio Gallo, ha creato non pochi mal di pancia. In primis tra gli esponenti dei sindacati di categoria, che attendevano la nomina dei componenti del Comitato direttivo dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale della Regione nella contrattazione collettiva per far ripartire il dialogo sul rinnovo del contratto e su altre richieste. Il diretto interessato, Accursio Gallo, però tende la mano e apre al dialogo con i rappresentanti dei lavoratori.

La richiesta disattesa

Il rinnovo immediato dei vertici Aran, infatti, era una delle tre richieste (insieme con il rinnovo del contratto collettivo di lavoro e l’avvio della riclassificazione del personale) avanzate in occasione della manifestazione che a fine luglio si è tenuta davanti a Palazzo D’Orleans.  “Ci avevano assicurato che le nomine dei nuovi vertici erano in dirittura di arrivo e invece hanno prorogato il commissariamento: registriamo una scarsa attenzione nei confronti del personale della Regione”, sbotta Giuseppe Badagliacca, segretario generale del Siad Csa.

Il nodo del rinnovo dei contratti

L’operazione del governo è stata intesa dai sindacati come un modo per eludere il rinnovo contrattuale (che riguarda il triennio 2019-2021) per i dipendenti regionali. La tesi dei sindacati è che il commissario straordinario, non essendo nel pieno delle funzioni, avrebbe in un certo senso le armi spuntate e minori spazi di manovra per chiudere l’accordo sui rinnovi. 

I sindacati: “Delusi dal governo”

“Esprimiamo forte delusione per la decisione della giunta di prorogare di altri tre mesi il commissario straordinario dell’Aran Sicilia piuttosto che procedere a una nuova nomina come promesso. È la prova del totale disinteresse del governo Schifani alle istanze dei dipendenti regionali e sembra un preciso piano per non arrivare al rinnovo contrattuale”, scrivono in una nota le organizzazioni sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Cobas Codir, Sadirs, Siad Csa, Ugl e Uil Fpl.

“Dal governo regionale continuiamo a constatare totale disinteresse verso le richieste dei dipendenti regionali malgrado la vertenza sia stata avocata dal presidente della Regione Schifani. Decidendo di prorogare il commissariamento che ormai dura da un anno, la Regione decide di proseguire con lo stallo che è stato spesso denunciato dai sindacati e di disattendere la nostra prima richiesta. La nomina di un’Aran nel pieno dei poteri avrebbe infatti determinato l’avvio delle contrattazioni e lo smobilizzo della vertenza”, dicono i sindacati intenzionati a confermare lo sciopero annunciato nei giorni scorsi. 

Gallo tende la mano ai sindacati

Gallo, dal canto suo, getta acqua sul fuoco e tende una mano ai sindacati di categoria. “Continueremo a lavorare, riconvocheremo i regionali per avviate le trattive per il rinnovo del contratto: il problema non riguarda il rinnovo dei vertici Aran”, spiega. “Le trattative si sono arenate perché i sindacati vogliono anche la riclassificazione, un’operazione troppo onerosa”, aggiunge. La strada verso la riclassificazione sembra comunque più stretta per una questione di costi. Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti, che consentirebbe ai dipendenti regionali di incassare gli arretrati, il tempo comunque stringe.


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