PALERMO – Il “blocco della contrattazione collettiva regionale per la ripartizione delle risorse del Fondo risorse decentrate a causa della quantificazione che vede mancare circa 10 milioni di euro”, il blocco della trattativa sul rinnovo del contratto dell’Area della dirigenza e la mancata erogazione dell’Indennita’ di vacanza contrattuale relativa al rinnovo del triennio successivo 2019-2021 del comparto, oltre che la mancata liquidazione degli arretrati maturati per il biennio 2016-2018. Questi alcune delle motivazioni alla base dello stato di agitazione dei dipendenti della Regione Siciliana proclamato da Cgil-Fp, Cisl-Fps, Dirsi, Cobas/Codir, Sadirs, Siad, Uil-Fpl e Ugl attraverso una lettera inviata al governo regionale. “Quanto accaduto nel corso dell’ultimo incontro all’Aran Sicilia sta creando ulteriore sconforto e forti preoccupazioni tra tutto il personale”, si legge nella lettera. “Non bastano piu’ i tavoli negoziali a cui abbiamo partecipato, le richieste di incontri a vario titolo comprese quelle a tutt’oggi rimaste inevase, assistiamo inermi alla superficialita’ nell’affrontare argomenti seri per la qualita’ dei servizi e le condizioni di lavoro di tutto il personale. Troppo poche ad oggi – sottolineano i sindacati – le risposte per colmare questo divario e disagio continuo”.
(DIRE)