Si è concluso con successo il trasferimento del personale della Resais nella Sas, oggi una delle più grandi società partecipate della Regione Sicilia.
Tutti i dipendenti Resais dal 1 gennaio saranno operativi sotto l’egida della nuova Società presso cui sono transitati e cioè sotto l’egida della Sas.
Volge al termine, così, il percorso di razionalizzazione delle 2 società partecipate con il definitivo passaggio a Sas delle funzioni già in capo a Resais in linea con i principi di buon andamento ed efficienza della macchina amministrativa regionale in più occasioni ribaditi dal Presidente Schifani e dall’Assessore all’Economia Falcone
“In ossequio alle indicazioni legislative dell’Assemblea Regionale Siciliana – dichiara il presidente Di Stefano – ed ai concetti più volte sottolineati dal Presidente della Regione Schifani e dalla sua Giunta di Governo circa una sempre maggiore semplificazione ed incisività operativa della Pubblica amministrazione, con l’intervenuto passaggio delle funzioni Resais in Sas si è cercato di rendere più snella ed efficacia l’attività amministrativa, se non altro in una ottica di accorpamento e di unificazione di realtà giuridiche sino ad oggi diverse ,con relative economie di scala”.
Fate un concorso per entrare a far parte del personale RESAIS avente come oggetto il dolce far niente.
È l’unica cosa di cui si parla in Sicilia. Non se ne può più?
La classica sicilianata NOI LO AVEVAMO FATTO MA QUEI CATTIVONI A ROMA CI HANNO BOCCIATO LA NORMA QUINDI POTETE CONTINUARE A VOTARCI .
ORAMAI NON CI CASCA PIU NESSUNO
È finita la pacchia con queste assunzioni a chiamata diretta Nella pubblica amministrazione! Si devono fare i concorsi aperti a tutti . Con questi Può e pop la dobbiamo finire. Tutti ignoranti e c’è gente con due lauree che passeggia o parte per fare il cameriere al nord.
Rifiuto, vedi che. L’invidia fa male. Per caso non hai potuto sistemare tuo figlio o, un tuo caro.tu pensi che tutti quelli che lavorano nella pubblica amministrazione, sono entrati con un concorso. Ma perfavore dovete solo sciaquare la bocca prima di parlare di un intera categoria. Generalizzare e, fare di un erba tutto un fascio non è giusto.
secondo il tuo parere tutti i nullafacenti che inseguono il politico di turno per farsi imboscare in un posto pubblico fanno bene e devono essere garantiti e chi invece si è fatto il mazzo, studiando e specializzandosi, per vivere deve andare all’estero.
per il mio parere è una cosa INDEGNA
Lei davvero crede – gentile “Ex pip” – che a Palermo decine di migliaia di persone perbene che si guadagnano onestamente la pagnotta recitando un ruolo costruttivo e produttivo nella società e pagando le tasse ogni mattina si alzano e pensano “Che invidia che mi suscitano i pip”. Se lo pensa lei non solo è fuori strada ma dimostra una allarmante inconsapevolezza di quel che succede al di là del suo naso. Contento lei…
La Corte dei Conti
Intervenga Subito e faccia Pagare il conto per tutti quei PIP assegnati ad associazioni, parrocchie e enti vari senza nessun vantaggio per la Regione che li paga.
Finalmente qualcuno che fa rispettare le regole.
Basta con questo clientelarismo o amico del amico, fate i concorsi, lo dice la legge.
Adesso è stato detto bello chiaro.
Ma che sta vergogna, che vi spetta di diritto, a voi non spetta di diritto nulla.
Tranquillo che chi è entrato senza concorso passerà i guai, non è una giustificazione, ah lo fa quello lo faccio pure io, questo paese va migliorato, abbiamo delle leggi, chi non li rispetta se ne va in un altra nazione.
Qui non siamo nel west.
Quando si dice governo del cambiamento, cosa avete capito??? che era la solita storia??? si svegli. La pacchia è finita.
Siamo entrati con una domandina fatta a collocamento siamo puliti no come qualcuno che commenta e disprezza noi e lavorano perché anno avuto un calcio in culo per lavorare quindi parlate poco chi ci disprezza noi siamo lavoratori che lavoriamo in nero da 21 anni e per tanto attupativi a vucca