E’ una vera e propria corsa contro il tempo quella che attende la Sicilia. La posta in gioco sono 900 milioni di euro di fondi europei che potrebbero sfumare, se la Regione continuerà a tardare nella spesa. A suonare il campanello d’allarme oggi a Palermo ci hanno pensato il ministro per gli Affari regionali Raffaele Fitto e il commissario europeo alle Politiche regionali Johannes Hahn, sceso da Bruxelles per tendere la mano alla Sicilia affinché si tenti di recuperare il tempo perduto. Bisogna far presto, perchè la prima scadenza, è ormai alle porte. I ritardi, ha ricordato Fitto, potrebbero infatti comportare un disimpegno delle somme già a partire dal mese di maggio, quando“le regioni dovranno avere impegnato il 100 per cento delle somme. Ed entro ottobre dovranno averne speso almeno il 70 per cento”.
Scadenze ravvicinate, e impegnative, per la Sicilia che, a fronte del miliardo e 400 milioni da spendere quest’anno, è ancora ferma a quota 500 milioni. Accanto a Fitto il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha sottolineato
lo “spirito di grande collaborazione grazie al quale si possono raggiungere gli obiettivi che dobbiamo centrare”. Il governatore ha parlato di incontri settimanali tra lo Stato e la Sicilia per accelerare la spesa. Fitto, che stamattina aveva partecipato a un incontro analogo in Puglia e domani ne avrà un altro in Campania, ha ricordato che l’obiettivo del governo non è solo quello di lavorare sulla quantità della spesa, ma sulla sua qualità. “Sono molto soddisfatto del lavoro che stiamo portando avanti con il commissario Hahn”, ha detto il ministro.
Hahn , dal canto suo ha ricordato che la Commissione sta già lavorando sul budget del prossimo quinquennio di programmazione, che dovrebbe essere pronto a giugno. E per le Regioni che si dimostreranno inaffidabili, al prossimo turno potrebbero esserci stanziamenti ben più esili. “Sulla base dei regolamenti europei c’è il forte rischio che la Sicilia possa perdere 900 milioni di euro”, ha detto Hahn, che ha assicurato da parte dell’Unione la massima collaborazione, esprimendo apprezzamento per il governo siciliano che “è pronto a battersi per non perdere questi fondi”.
L’Isola non è la sola ad arrancare nella spesa, anche le altre regioni del Sud accusano gravi ritardi. E quando un cronista domanda a Hahn se anche in altri Paesi europei vi fossero ritardi di questo tipo, l’austriaco ha risposto: “In
Romania. E, forse, in Bulgaria”.A margine dell’incontro, rispondendo ai giornalisti, Lombardo ha individuato
alcune grandi opere su cui concentrarsi per spendere i fondi europei, come l’ammodernamento delle linee ferroviarie tra Palermo, Catania e Messina, l’interporto di Termini Imerese e il centro di adroterapia (un’innovativa tecnica di radioterapia) a Catania.