CATANIA – “L’interim all’Agricoltura, imposto dall’inchiesta che coinvolge l’ormai ex assessore Luca Sammartino, non sia un alibi per giustificare un’altra legislatura regionale di inutili attese e occasioni perdute come quella della Forestale non possono aspettare” lo ha detto il segretario nazionale della Uila, Gabriele De Gasperis, oggi a Catania.
L’interim all’Agricoltura non diventi un alibi
“La politica – ha detto – non può commettere l’errore di sempre: rincorrere le emergenze e correre affannosamente, inutilmente, ai ripari quando è ormai tardi mentre bisognerebbe già essere pronti in Sicilia, ancor più che nel resto del Paese, ad affrontare un’estate a rischio siccità, a rischio incendi”.
De Gasperis era accompagnato dai segretari generali di Uila e Filbi Sicilia, Nino Marino ed Enzo Savarino, per l’esecutivo regionale dell’organizzazione di categoria. Gli esponenti sindacali aggiungono: “Noi chiediamo che si guardi al presente e al futuro. Ma attendiamo sempre che la riforma forestale, come sentiamo promettere da mesi, arrivi in giunta Schifani per l’approvazione e venga inviata all’Ars per l’esame conclusivo”.
De Gasperis, Marino e Savarino sottolineano ancora: “La Uila, insieme con Fai e Flai, ha assicurato a tutte le istituzioni politiche regionali il proprio contributo di idee e la massima disponibilità al confronto nel corso dell’esame di una proposta di legge che risulta convincente Quel testo, però, è pronto da mesi e restiamo sempre in attesa di sapere quando arriverà al voto del Governo”.
“Con decine di assemblee svolte in tutta l’Isola – aggiungiamo – abbiamo esposto il contenuto della riforma a lavoratrici e lavoratori della Forestale, che hanno condiviso le novità di quel testo ma non hanno mai nascosto i timori per un altro annuncio senza risultati dalla Regione”.
L’appello a Schifani
Dalla Uila, quindi, un appello al presidente Renato Schifani: “Nelle prossime ore il governo regionale indica, come abbiamo più volte sollecitato, date e scadenze per la trasmissione della riforma all’Ars. È significativo, fra l’altro, il passaggio per i forestali da 78 a 105, da 101 a 128, da 151 a 178 giornate di garanzia occupazionale A tre anni dalla riforma, poi, gli operai saranno tutti a 156 o 178 giornate oppure a tempo indeterminato, gli attuali Oti Questo dovrebbe consentire la presenza stabile, da noi sempre rivendicata, di un corpo di professionisti della tutela ambientale”.