PALERMO – “La bozza di regolamento presentata dal’assessore Di Marco e che andrà in consiglio comunale è inaccettabile e incoerente con tutto quello che le associazioni avevano proposto ultimamente per andare incontro agli esercenti”. A dichiararlo è il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che aggiunge: “Ai gazebo si era arrivati in seguito ai criteri stabiliti dall’Asp, perché erano necessari in caso di somministrazione di bevande. E adesso l’Asp cosa dice? I dehors sono una soluzione alternativa? Credo proprio di no. Stabilire la durata di sei mesi per la collocazione di nuove strutture, che richiedono un nuovo investimento economico, ma possono essere utilizzate part-time, è come dire ai commercianti di chiudere tutto e andare a casa”.
Ed ecco i costi che il titolare di un’attività dovrebbe sostenere: “Un dehors può costare anche 50 mila euro. Questa spesa deve essere recuperata per permettere al commerciante di sopravvivere. Ma in quanto tempo? – Chide Reina – di certo non in sei mesi all’anno e in tre anni di autorizzazione, visto che bisogna pagare montaggio, smontaggio e deposito ogni volta. E inoltre, chi ha già sborsato migliaia di euro per l’acquisto di gazebo, potrà andarli a buttare. Un progetto che può solo gettare nello sconforto i commercianti già schiacciati dalla crisi. Una proposta che di certo non risolve i problemi di Palermo e che va contro l’ordine del giorno su gazebo approvato dal consiglio comunale qualche giorno fa e che continua a creare paure piuttosto che economia”.
E il presidente della Commissione Attività produttive si schiera con le associazioni: “Non è questo il piano che stavamo delineando con Confartigianato e le altre associazioni di categoria – dice Paolo Caracausi – e continueremo a lavorare in tal senso. Non terremo conto del regolamento proposto dall’assessore, ci dispiace esserci fidati ed avere atteso così a lungo”.
Sul nuovo regolamento interviene anche Confindustria Palermo. “Complimenti per il nuovo regolamento degli spazi pubblici. Palermo aveva bisogno di nuove regole, sulle quali concordiamo pienamente. Confindustria Palermo adesso auspica un iter rapido per l’approvazione da parte del consiglio comunale. Sommessamente però rileviamo un’anomalia: Palermo è in Sicilia, non in Norvegia. E tutto l’anno vanta temperature miti, lo si legge persino nelle guide turistiche. Perché dunque i dehors saranno autorizzati solo da maggio a ottobre?”