Reitano, confermato sequestro |Due indagati ai domiciliari - Live Sicilia

Reitano, confermato sequestro |Due indagati ai domiciliari

L'impianto d'accusa regge davanti al Tribunale del Riesame.

Inchiesta Tir Camaleonte
di
1 min di lettura

CATANIA – Il Riesame ha concesso gli arresti domiciliari a Giovanni Reitano e Luisa Spampinato, due degli indagati dell’inchiesta coordinata dal pm Fabio Regolo che ha documentato il sistema fraudolento creato attorno la galassia Reitano, imprenditori del settore trasporto. Gli indagati sono a vario titolo accusati di associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta e violazioni tributarie. L’impianto dell’accusa ha retto davanti al Tribunale della Libertà che ha confermato il sequestro dei beni disposti nell’ordinanza firmata dalla Gip Montuori. Per i due indagati, difesi dagli avvocati Enzo Mellia e Micaela Menzella, il giudici del Riesame hanno disposto gli arresti domiciliari in alternativa alla detenzione in carcere.

L’INCHIESTA – Giovanni Reitano è coinvolto nell’inchiesta delle Fiamme Gialle “Tir Camaleonte” eseguita lo scorso 30 giugno. Il blitz ha portato all’arresto di diversi soggettii accusati di bancarotta fraudolenta e reati tributari. E inoltre la Finanza ha sequestrato un imponente patrimonio del valore di 10 milioni di euro. Gli indagati avrebbero amministrato – secondo le ricostruzioni dell’accusa – attraverso la compiacenza di prestanome, un gruppo di imprese attive nel trasporto di merci per conto terzi e operanti, in modo apertamente sleale, in frode al Fisco e ai creditori. Nel corso della seriale perpetrazione di crimini economico –finanziari, si è assistito – scrivono gli inquirenti – anche al fallimento di 7 società commerciali facenti parte del “Gruppo Reitano”.  L’operazione ha disvelato la presunta esistenza, almeno dal 2010, “di un sistema fraudolento collaudato che ha visto la periodica sostituzione di società del gruppo, schiacciate ormai da pendenze debitorie e affidate ad amministratori assolutamente non idonei a gestirla, – si legge nella nota della Guardia di Finanza –  con imprese solo formalmente differenti ma con il medesimo oggetto sociale e gli stessi dipendenti”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI