Caso Asp Trapani, la relazione degli ispettori presto sul tavolo del ministro

Caso Asp Trapani, la relazione degli ispettori presto sul tavolo del ministro

La sede del ministero della Salute
La due giorni in Sicilia e le controdeduzioni di Croce alla relazione della Regione

PALERMO – Tempi strettissimi per la relazione degli ispettori inviati dal ministero della Salute a Trapani per capire le responsabilità dei ritardi nei referti degli esami istologici. Il documento potrebbe finire sul tavolo del ministro, Orazio Schillaci, già domani, venerdì 21 marzo, o al massimo entro lunedì.

Gli ispettori all’ospedale di Trapani

Nella loro due giorni a Trapani gli ispettori hanno ascoltato i vertici aziendali partendo dal direttore generale Ferdinando Croce, proseguendo con il direttore sanitario, Danilo Greco, e il direttore dell’ospedale Sant’Antonio Abate, Giovanni Ferreri.- Auditi anche la responsabile facente funzioni dell’Anatomia patologica di Trapani, Laura Miceli, e i primari di diverse Unità operative degli altri ospedali della provincia.

Il caso degli esami istologici

Il caso riguarda i ritardi nell’analisi di 3.313 campioni al reparto di Anatomia Patologica, adesso smaltiti dall’Asp grazie alle convenzioni con strutture pubbliche e private, sotto la supervisione della Regione. Di questi casi, 1.405 riguardavano campioni del 2024, con 46 positivi, e 1.908 quelli dell’anno in corso, con 160 positivi.

Le controdeduzioni di Croce

L’ispezione ministeriale a Trapani, dove domani arriverà anche la segretaria del Pd Elly Schlein, ha fatto seguito a quella della Regione, che ha puntato il dito contro Croce. Il manager ha risposto con un documento di nove pagine che ha rappresentato una sorta di memoria difensiva organizzata in 15 punti e consegnata agli ispettori venuti da Roma.

Tempi d’attesa in calo da luglio 2024

Oltre alla relazione, Croce ha consegnato anche un grafico con la curva dei tempi d’attesa calcolati da luglio 2023 a febbraio di quest’anno. Il massimo ritardo è stato registrato tra maggio, giugno e luglio 2024, quando i tempi di attesa hanno sforato i cento giorni. Sono le settimane nelle queli Croce, secondo il suo racconto, viene informato della gravità della situazione. Ad agosto, in corrispondenza con l’avvio della convenzione tra l’Asp di Trapani e quella di Catania che referta 2.250 campioni in cinque mesi, la curva inizia a scendere.

A questo punto entrano in campo la convenzione con il Policlinico di Palermo e l’affidamento del servizio ad un’azienda privata, la Oncopath. Mosse che consentono all’Asp, secondo i calcoli dell’Azienda consegnati agli ispettori, di chiudere dicembre 2024 con una media di attesa pari a 46 giorni. Per il 2025, invece, il 98% degli esami sono stati eseguiti entro il termine di venti giorni previsto dalle linee guida emanate dalla Regione Siciliana.

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