Sono in molti ad avere ironizzato sulla singolare coincidenza tra l’arresto dei genitori di Matteo Renzi, e la contemporanea consultazione sulla piattaforma Rousseau. Lo stesso Renzi, ha parlato di “capolavoro mediatico”, visto che la vicenda giudiziaria ha finito col deviare l’attenzione dell’opinione pubblica prima rivolta al “dossier” (ora tutti i casi si chiamano così, avete notato?) Salvini-Diciotti-M5S.
E’ un copione che si ripete ogni volta che personaggi eccellenti del mondo politico finiscono nel mirino dell’autorità giudiziaria. Da qualche tempo, anzi, la platea si è allargata. Siamo diventati così bulimici, che non ci bastano più i singoli. Vogliamo pure i loro genitori, ascendenti, discendenti, collaterali ed affini. Non ci passa neppure per la mente il fatto che il nostro sia un paese in campagna elettorale permanente, e che dunque sarebbe assai difficile, forse addirittura impossibile, non leggere un’inchiesta con la lente deformata della coincidenza.
Il fatto è che ormai siamo tutti “geneticamente” dietrologi. Abbiamo le nostre giustificazioni, sia chiaro. Stragi, attentati, bombe, tritolo, depistaggi, servizi deviati, logge massoniche hanno attraversato la storia del nostro paese. Siamo come quelli che si sono scottati con l’acqua bollente, ai quali basta un getto di acqua appena tiepida per provare dolore. C’è sempre una sorta di Spectre che sta dietro le quinte. A volte ci si azzecca, altre volte no.
L’arresto dei genitori di Matteo Renzi, per dire. Credo che c’entri poco o nulla con quei foschi scenari che molti hanno tratteggiato, anche in chiave ironica, in nome della ‘coincidenza’ tra virgolette. Forse basterebbe sapere come funziona il meccanismo delle misure cautelari. C’è un PM che ne richiede l’applicazione ad un GIP. Questo, se accoglie la richiesta, la rispedisce al PM che ne cura la effettiva l’esecuzione. Il fatto è che i GIP non devono solo esaminare e studiare le richieste di misure cautelari, ma sono sovrastati da una serie incredibile di adempimenti.
Solo per fare qualche esempio, senza scendere nel dettaglio tecnico, devono autorizzare le intercettazioni, prorogarne le durata, prorogare il termine di durata delle indagini preliminari, celebrare le udienze, emettere le sentenze. Si aggiunga che in quasi tutti gli uffici giudiziari vi è una incredibile sproporzione numerica tra i PM (necessariamente iperattivi vista la obbligatorietà dell’azione penale) ed i GIP. Non vorrei sparare cifre, ma credo che a Palermo, la proporzione sia vicina al 5 a1. Proprio così, 5 PM per ogni GIP. Vi lascio immaginare.
Ecco perché accade che un PM faccia una richiesta oggi e il GIP la accolga, poniamo tre, quattro, cinque mesi dopo. Una volta un mio cliente fu arrestato a seguito di una richiesta del PM formulata ben otto mesi prima del suo arresto. Che vi devo dire? No, non aveva preso i voti, nelle more. Ma era diventato un altro uomo.
Se così stanno le cose, sarebbe bene restare con i piedi ben piantati. Il fatto che l’arresto dei genitori di Renzi sia conciso temporalmente con la vicenda Diciotti e collegati, è stata solo una banale, banalissima coincidenza. Senza virgolette, intendo. Una di quelle coincidenze che tutti noi conosciamo e sperimentiamo nel nostro quotidiano.. Si diverte a crearle quel grande biscazziere che è la vita. Ogni giorno, quando smazza le carte e le distribuisce.