Forza Palermo lo stesso.
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Caso Papardo, il Servizio sanitario siciliano fa un balzo indietro di 200 anni: ritorno a una sanità pre-Semmelweis.
Quale rispetto? Quale futuro? Quello rubato a tante famiglie sequestrate per anni dentro la cig e poi abbandonate quando ormai l'età non permetteva più un futuro. Ormai non vi crede più nessuno ormai c'è solo voglia di fuggire via
Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!
E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.
Siamo alle solite prima di parlare di mes ricovery found bisogna spendere i soldi già disponibili e rendere cantierabili i progetti snellendo la burocrazia è la prima cosa che deve fare MUSUMECI ed i SINDACI e chi non fa un c… dev’essere cacciato anche dagli uffici e dalla Pubblica amministrazione
Troppi ignoranti per redigere un progetto
Questa regione continua con le vecchie routine burocratiche, una insensata cultura della riqualificazione del territorio e di compatibilità ambientale delle trasformazioni introdotte. Le principali criticità, nel settore dei lavori pubblici. riguardano la riforma, necessaria e urgente, delle politiche sulle opere igieniche (Acquedotti e Fognature), che coinvolgono anche altre politiche settoriali come quelle agricole e industriali. Dopo la fallimentare cessione di gestione degli acquedotti ai privati, si deve affrontare in modo organico il problema acqua con la sua crescente domanda, la cronica carenza, lo spreco e la dissipazione in una rete degradata, la mancanza di investimenti per nuovi acquedotti a partire dal 2004 (gestione Sicilacque). Senza progetti realizzabili, da presentare oggi, accelerando le procedure resteremo ancora una volta emarginati dalla ripresa che in Europa è già partita.