Sicilia, reti idriche colabrodo:i soldi ci sono, i progetti no

Reti idriche colabrodo in Sicilia|I soldi ci sono, i progetti no

Commenti

    Siamo alle solite prima di parlare di mes ricovery found bisogna spendere i soldi già disponibili e rendere cantierabili i progetti snellendo la burocrazia è la prima cosa che deve fare MUSUMECI ed i SINDACI e chi non fa un c… dev’essere cacciato anche dagli uffici e dalla Pubblica amministrazione

    Troppi ignoranti per redigere un progetto

    Questa regione continua con le vecchie routine burocratiche, una insensata cultura della riqualificazione del territorio e di compatibilità ambientale delle trasformazioni introdotte. Le principali criticità, nel settore dei lavori pubblici. riguardano la riforma, necessaria e urgente, delle politiche sulle opere igieniche (Acquedotti e Fognature), che coinvolgono anche altre politiche settoriali come quelle agricole e industriali. Dopo la fallimentare cessione di gestione degli acquedotti ai privati, si deve affrontare in modo organico il problema acqua con la sua crescente domanda, la cronica carenza, lo spreco e la dissipazione in una rete degradata, la mancanza di investimenti per nuovi acquedotti a partire dal 2004 (gestione Sicilacque). Senza progetti realizzabili, da presentare oggi, accelerando le procedure resteremo ancora una volta emarginati dalla ripresa che in Europa è già partita.

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Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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