CATANIA – Nei giorni scorsi i sindacati di categoria hanno inviato una nota alla comunità accademica catanese per informare sull’approvazione di mozione del Senato accademico che chiede al rettore di “limitare, fino alla nuova elezione, la propria attività istituzionale” e, secondo le forze sociali, questo porterà una paralisi dell’attività d’ateneo. Antonino Recca ha voluto rispondere a FLC CGIL, CISL Università, UIL RUA e SNALS Univ., attraverso una lettera dove manifesta “il proprio dispiacere e la propria sorpresa per quanto dichiarato”.
“In particolare” scrive Recca “crea notevoli perplessità il passaggio nel quale viene messo in dubbio il legittimo operato del Senato accademico. Da un’attenta lettura della mozione del Senato, appare chiara l’intenzione dell’organo di richiedere al rettore – in un momento eccezionale e particolarmente delicato per la vita istituzionale dell’Ateneo, essendo ormai prossima la tornata elettorale per il nuovo rettore – di evitare di porre all’ordine del giorno argomenti concernenti il progetto dei prossimi anni, che è giusto siano lasciati al libero dibattito dei candidati alla carica rettorale.”
“La determinazione del Senato accademico” continua la missiva “che sottoporrò anche al vaglio del Consiglio di amministrazione, mi sembra – nella sua effettiva e limitata portata – tutt’altro che inopportuna, e anzi democraticamente corretta.” “Pertanto, facendo appello al senso di responsabilità delle Organizzazioni sindacali, ribadisco fortemente alle stesse” conclude il rettore “l’invito a voler partecipare all’incontro del 7 novembre prossimo, in occasione del quale si potranno sicuramente discutere le questioni di interesse sindacale, quali quelle dei lavoratori ex COEM ed ex Marketing Sud, nonché alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato e puc”.
