A venticinque anni dall’ultimo restauro rivive di nuova luce la Sala delle Capriate di Palazzo Chiaramonte, sede del rettorato dell’Università di Palermo. Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti il ministro dell’Istruzione e della Ricerca Francesco Profumo e il sottosegretario alla Salute Adelfio Elio Cardinale, alla presenza delle autorità civili e religiose, del cardinale di Palermo Paolo Romeo e del sindaco Leoluca Orlando. L’incontro, oltre che occasione per festeggiare la restituzione alla città un bene come la Sala delle Capriate, totalmente recuperato con l’impiego di una cifra inferiore ai 400mila euro stanziati per l’opera, realizzata in circa 10 mesi, ha consentito un confronto a viso aperto tra rettore, sindaco e un rappresentante del Governo nazionale, a cui non sono state certo lesinati dubbi e perplessità sulle decisioni prese dall’esecutivo tecnico attualmente in carica.
“Andare avanti – ha detto il rettore Roberto Lagalla – non è stato per niente facile, ci siamo riusciti, conseguendo anche ottimi risultati, contando entrate di ben 60,5 milioni di euro alle quali vanno aggiunti ulteriori 50 milioni stanziati dal Cipe per le nostre strutture. Abbiamo tuttavia dovuto ridurre drasticamente i dipartimenti ed i centri di spesa, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti, nonostante, devo dirlo, le regole del Fondo di Funzionamento Ordinario penalizzino oltremodo gli atenei del Mezzogiorno”. Alla critica del rettore si è aggiunto anche il sindaco Orlando, che ha chiesto al ministro attenzione per le scuole cittadine. “Non mancherò – ha spiegato Orlando – prima che riparta, di fare qualche segnalazione al ministro sulla situazione della scuola palermitana”. Il sindaco, inoltre, approfittando della cerimonia di consegna dei premi delle varie facoltà a studenti, laureati e ricercatori particolarmente meritevoli nei propri campi, ha voluto partecipare la propria soddisfazione relativa al rapporto che intercorre tra comune ed università.
“La relazione tra quest’inaugurazione e la premiazione che sta per avvenire – ha continuato Leoluca Orlando – è molto significativa. I premi consegnati oggi sono la certificazione che questo contenitore di gran pregio ha anche un contenuto dall’enorme valore. La nostra amministrazione ha intenzione di stabilire un patto con l’università che dia vita a svariate collaborazioni. Credo che l’università abbia il dovere di promuovere la comunità, nella gestione dell’università come nella gestione di un comune, non c’è posto per inutili individualismi. Il compito di un’università è quello di esaltare i meriti e per farlo non si deve badare all’usanza, un tempo solo siciliana, del guardare prima all’appartenenza di un soggetto e poi alle sue capacità, e questo vale anche per il comune. L’università di Palermo ha fatto tanto per dare visibilità a questa città, e lo stesso vorrei fare io, perché per troppo tempo Palermo è stata invisibile e troppe cose a Palermo sono ancora invisibili. Persino la mafia è invisibile, ma credetemi, esiste ancora. Palermo e la sua università non sono l’ombelico del mondo, ma neanche si può consentire che rimangano al di fuori del mondo”.
Alla critica del rettore ed alla richiesta d’attenzione del sindaco non si è sottratto il ministro. “Devo una risposta al rettore – ha detto Profumo – dall’anno prossimo ci saranno regole diverse per la distribuzione del Fondo di Funzionamento Ordinario e queste regole saranno sulla base del risultato del processo di valutazione che avrà termine il 31 marzo 2013 e sarà completato dall’Agenzia nazionale per la Valutazione. La seconda risposta la devo al signor sindaco. Voi sapete quanto io abbia a cuore la scuola perché credo che dalla scuola si possa ripartire per creare un futuro migliore. Ebbene, da parte mia c’è un impegno perché ci sia un’attenzione particolare all’attualità della scuola di questo territorio, affinché possa essere ordinata, pulita, il luogo in cui si cresce e si imparano quei sani principi che poi si riflettono sul nostro vivere quotidiano. In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dobbiamo ancora di più pensare che il bene comune è il bene primario e pensare a governare la cosa pubblica così come gestiamo le nostre famiglie”.
IL MINISTRO AL POLICLINICO DI PALERMO
E’ stato inaugurato oggi dal ministro della Pubblica Istruzione, Francesco Profumo il “Cesimed Simu learning dell’area medica e sanitaria”, un centro per l’apprendimento e l’addestramento degli studenti universitari con simulatori, tecnologie multimediali e internet. Il centro si trova nel reparto di Anestesia e Rianimazione del Policlinico “P.Giaccone” di Palermo. Si tratta di una struttura di circa 230 metri quadrati, con 5 aule “dove gli studenti e tirocinanti di Medicina – dice il coordinatore del Centro e responsabile del reparto di Anestesia e Rianimazione, Antonino Giarratano – grazie a un sofisticato sistema di simulazione, una sorta di manichino, il ‘Sim-man’ possono mettere in pratica quello che apprendono in aula”. Il Sim-man, costato circa 100 mila euro, infatti riproduce tutte le funzioni vitali dell’uomo ed è collegato ad una cabina di regia che trasmette le immagini delle esercitazioni nelle aule didattiche dell’Università permettendo così anche agli altri studenti di apprendere “a distanza”. Nel centro, inoltre, è possibile grazie a 16 postazioni di intranet fare microsimulazione di 4863 casi medici e sanitari. “In questo modo lo studente si esercita – conclude Giarratano – e impara le corrette procedure da seguire nei vari casi di intervento medico che gli si presenteranno poi nella vita reale nelle corsie di un ospedale”.