Ricostruito il volto |di un paziente oncologico - Live Sicilia

Ricostruito il volto |di un paziente oncologico

Per la prima volta in Sicilia Sud Orientale è stato eseguito un intervento di chirurgia ricostruttiva maxillo–facciale con lembi micro vascolarizzati.

RAGUSA – Per la prima volta in Sicilia Sud Orientale è stato eseguito un intervento di chirurgia ricostruttiva maxillo–facciale con lembi micro vascolarizzati. Il delicatissimo intervento è stato eseguito con successo dall’equipe dell’unità operativa accreditata di chirurgia maxillo-facciale diretta dal dott. Corrado Toro, presso la clinica del Mediterraneo di Ragusa. A darne comunicazione è la direzione sanitaria della struttura sanitaria iblea.

L’equipe del dott. Toro (specialista in chirurgia maxillo-facciale e microchirurgia), coadiuvato dall’aiuto dott. Corrado Nolfo (specialista in chirurgia plastica) e dal team di anestesisti e strumentisti che si sono alternati in sala operatoria, ha eseguito un complesso intervento chirurgico durato ben 10 ore. Il paziente in questione era affetto da un cancro del cavo orale in stadio avanzato. Il dott. Toro, dopo l’asportazione radicale dell’intera parte anteriore della bocca, della lingua e del labbro ed il contemporaneo svuotamento dei linfonodi del collo, ha provveduto alla ricostruzione con un lembo libero rivascolarizzato prelevato dal braccio.

“Il lembo libero rivascolarizzato, detto anche lembo microvascolare – spiega il dott. Toro – è un vero e proprio auto-trapianto. Si basa sul prelievo di segmenti corporei “sacrificabili”, composti da cute, muscoli, ossa, nervi e vasi sanguigni, e sul loro successivo trapianto nel sito corporeo sede della mutilazione dovuta ad una neoplasia oncologica o conseguente a gravi malformazioni o traumi. Il successo di tale procedura risiede nell’immediato collegamento dei vasi sanguigni arteriosi e venosi del lembo al sito ricevente, che il chirurgo esegue al microscopio, con microstrumenti dedicati. Grazie a queste sofisticate tecniche di ricostruzione è possibile programmare asportazioni di tumori molto estesi che, altrimenti, sarebbero inoperabili”.

Presso l’unità operativa di chirurgia maxillo-facciale della clinica, sono stati trattati più di 200 casi di neoplasie del cavo orale e del collo. Il dott. Toro annovera nella sua casistica alcune centinaia di procedure di microchirurgia, ma è la prima volta che esegue quest’intervento chirurgico in Sicilia. “Mi sono prevalentemente occupato di oncologia e di microchirurgia ricostruttiva negli scorsi anni, presso diversi ospedali: Udine, Bassano, Vienna, Londra ed altri – dice ancora Toro – La soddisfazione nasce dal fatto di essere riuscito ad ottenere l’adeguato training della mia equipe a Ragusa. Il problema principale risiede nel coordinare numerose ed articolate fasi nelle quali tutto il personale medico e paramedico è impegnato ad eseguire gesti nei quali il margine d’errore tollerato è di molto inferiore al millimetro. A questo si aggiunge la delicata gestione da parte degli anestesisti-rianimatori, in questo caso i dott. Bentrovato e Piazzese, che devono mantenere stabili i parametri vitali durante la lunga fase di anestesia e durante quella del risveglio”.

Una tecnica dunque molto particolare che ha portato ad adeguati risultati. “La chirurgia ricostruttiva con lembi microvascolari – informa il direttore sanitario della clinica del Mediterraneo, dott. Salvatore Pacini – viene inclusa nel gruppo della cosiddetta alta chirurgia, al pari della cardiochirurgia e dei trapianti. Viene eseguita solo in pochi centri di eccellenza, prevalentemente dislocati all’estero e nel Nord Italia. Per noi è motivo d’orgoglio aver raggiunto questo livello tecnico e tecnologico. Grazie a progressi del genere è possibile curare casi oncologici altrimenti inoperabili”.


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