Rientra dalla malattia, azienda non lo riammette - Live Sicilia

Rientra dalla malattia, azienda non lo riammette

L'azienda dell'indotto Fincantieri non ha fatto rientrare il lavoratore che è stato assente per 4 mesi
PALERMO
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PALERMO – Rientra al lavoro dopo un periodo di malattia e l’azienda non lo riammette. È accaduto a un lavoratore da 11 anni dipendente della Doro Maris, azienda dell’indotto Fincantieri che svolge operazioni di meccanica navale, trasformazioni e aggiustamenti di navi.

A denunciarlo è la Fiom Cgil Palermo, che interviene duramente nei confronti dell’azienda, con sede all’Arenella, che continua a rifiutare al lavoratore il ritorno al suo posto. Una situazione che va avanti  da un mese, da quando il lavoratore ha terminato il periodo di malattia ed è rientrato in azienda.

“Il lavoratore – spiega Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo – è stato assente per 4 mesi per una grave malattia, per la quale  ha dovuto sottomettersi a cure specifiche  e a una terapia riabilitativa. Al rientro, il lavoratore ha passato positivamente la visita medica in  azienda ed è stato ritenuto idoneo alle mansioni svolte in precedenza  con alcune limitazioni da osservare. Nonostante questo e le nostre richieste via Pec, rimaste senza risposta,  oggi a un mese di distanza  l’azienda non fa rientrare l’operaio al lavoro”.

”Continuare a tenere  il lavoratore fuori dal processo produttivo lo  riteniamo un comportamento che viola le leggi e la mancata riammissione al lavoro un’azione  discriminatoria, che condanniamo fortemente   – continua Foti –  L’operaio si è rivolto alla Fiom per essere tutelato e abbiamo appreso che la ditta non gli riconosce nemmeno il welfare contrattuale dal 2017 a oggi né l’applicazione della sanità integrativa e di altri istituti previsti dal contratto, che chiediamo gli vengano  riconosciuti.  Ma anche su questi aspetti l’azienda non ha risposto”.  

“Chiederemo alla stazione appaltante, Fincantieri, di intervenire nei confronti dell’azienda – aggiunge Francesco Foti della Fiom Palermo – Interesseremo del caso gli organi competenti affinché il lavoratore torni a occupare il  suo posto  a lavorare al porto, sulle  navi o a svolgere lavoro d’officina. Ribadiamo la nostra richiesta di reintegro immediato, con la retribuzione del salario anche per il periodo in cui l’azienda non ha ritenuto di doverlo  riammettere”.

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