PALERMO – “La Sicilia si trova già in una situazione critica per quel che riguarda la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti: come si spiega la decisione di accogliere nell’isola carichi di rifiuti ‘tossici’ e potenzialmente pericolosi per i cittadini e per l’ambiente provenienti dall’Ilva di Taranto?”. Lo dice Pino Apprendi, parlamentare regionale del PD, che ha presentato una interrogazione all’Assemblea Regionale Siciliana rivolta all’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Croce, dopo le notizie diffuse dalla stampa riguardo spedizioni di ‘polverino’ – scarto industriale potenzialmente pericoloso – provenienti dal complesso llva di Taranto con cadenza settimanale al porto di Catania, da dove i convogli proseguono verso la discarica “Cisma”, situata tra Augusta e Melilli.
Nell’interrogazione Apprendi ricorda che il ministro dell’Ambiente, nel corso del question time del 6 maggio 2015, aveva dichiarato che “i rifiuti saranno smaltiti presso il sito ILVA una volta attuato il Piano di gestione dei rifiuti aziendale e l’avvio dei nuovi impianti autorizzati di discarica, come previsto peraltro nel decreto-Ilva del gennaio scorso”. Ma a distanza di oltre un anno continua il conferimento di rifiuti tossici provenienti dal complesso Ilva nelle discariche regionali.
Apprendi nell’interrogazione parlamentare all’Ars chiede dunque di conoscere “quali sono i rischi per la salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe ai bacini di conferimento e quali sono i piani di salvaguardia eventualmente previsti anche a tutela dell’ambiente; quali sono i presupposti e le motivazioni che fondano il protrarsi di questi conferimenti; quali sono gli oneri per la Regione in termini economici; se il governo regionale sia intenzionato o meno a vietare ulteriori conferimenti di questo tipo di rifiuti nel territorio siciliano”.