Rifiuti, esposto del M5s| "Danno erariale dal 2014 a oggi" - Live Sicilia

Rifiuti, esposto del M5s| “Danno erariale dal 2014 a oggi”

Varrica e Randazzo: "Differenziata ancora al palo".

COMUNE DI PALERMO
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PALERMO – Il deputato nazionale M5S Adriano Varrica e il consigliere comunale Antonino Randazzo hanno presentato un esposto denuncia per i danni erariali causati dalla cattiva gestione del servizio di smaltimento dei rifiuti e dal mancato raggiungimento da parte del Comune di Palermo degli obiettivi previsti in materia di raccolta differenziata, nel periodo che va dall’anno 2014 all’anno 2018. L’esposto è stato firmato anche dal deputato regionale Giampiero Trizzino.

Adesso la Procura Regionale della Corte dei Conti dovrà verificare le carte al fine di valutare la sussistenza di responsabilità amministrative connesse alla violazione delle disposizioni di legge vigenti in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani, nonché di quelle che disciplinano la corretta gestione delle risorse pubbliche.

“Dal primo esposto presentato oltre 3 anni fa e che ha portato la Corte dei conti ha coinvolgere il Comune in un procedimento, praticamente non è cambiato nulla – denunciano il parlamentare alla Camera Adriano Varrica e il consigliere Antonino Randazzo – Sono trascorsi anni tra promesse e rinvii, ma ad oggi Palermo Differenzia 2 é ad un terzo degli step territoriali (che dovevano concludersi a metá 2016), non esiste alcun centro comunale di raccolta e non sono stati istituiti gli ispettori ambientali. Insomma, tutti gli impegni presi dal Comune di Palermo nel 2013, sulla base dei quali sono giunte le risorse finanziarie per Palermo Differenzia 2, restano lettera morta. E i risultati sono chiari: Palermo é sotto il 10% in termini di raccolta differenziata. Siamo ben oltre gli intoppi o i ritardi legati a contingenze. Negli accadimenti descritti si intravede una violazione dei doveri e degli obblighi previsti dalle leggi vigenti in materia da parte del Sindaco del Comune di Palermo, degli Assessori competenti e del dirigente di settore pro tempore. Dai fatti denunciati emerge chiaramente che gli amministratori competenti non hanno adempiuto in modo diligente agli specifici obblighi previsti dalle leggi vigenti in materia, avendo in particolare omesso e/o ritardato di adottare le opportune iniziative, amministrative, propulsive e di controllo, necessarie a garantire una corretta ed efficiente gestione del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti ed il raggiungimento degli obiettivi previsti in tale settore”.

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