CATANIA – Dall’1 maggio al 20 giugno, per un totale di 51 giorni e poco più di 70mila euro al giorno. Così la Dusty, la ditta etnea che attualmente si occupa della raccolta dei rifiuti nel lotto Centro del Comune di Catania, continuerà a occuparsi dell’appalto ancora per un po’: l’ordinanza che lo decide è stata firmata dal sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi ieri, il 29 aprile 2022. Nonostante l’aggiudicazione definitiva della gara settennale all’azienda, il Consorzio Gema, in arrivo dalla Campania. In arrivo, sì, ma quando?
L’aggiudicazione alla nuova azienda era rimasta congelata per via di due distinti ricorsi al Tar: Progitec e Dusty, pur non avendo partecipato alla gara, ne contestavano i requisiti. I giudici amministrativi, però, hanno rigettato le loro posizioni, e hanno permesso a Palazzo degli elefanti di portare avanti le procedure. Così il lotto Centro, la parte più rilevante del maxi appalto da 350 milioni di euro per sette anni, sembrava finalmente avere trovato una soluzione, dopo avere sofferto del mancato interesse delle imprese (in prima battuta, infatti, nessuno aveva tentato di aggiudicarselo).
Il 16 aprile la Srr (Società di regolamentazione dei rifiuti), stazione appaltante della gara, ha stabilito l’aggiudicazione al Consorzio Gema. Il quale, però, attenderà almeno l’arrivo dell’estate per prendere servizio. Nell’ordinanza firmata dal primo cittadino si legge, infatti, che “nelle more dell’espletamento delle procedure di consegna del servizio del lotto Catania Centro alla ditta aggiudicataria, si rende necessario affidare temporaneamente il servizio”, mediante lo strumento dell'”ordinanza contingibile e urgente” per motivi di “tutela della salute pubblica e dell’incolumità dei cittadini”.
Il ritardo nel passaggio di consegne sarebbe dovuto al fatto che Gema avrebbe “richiesto un breve rinvio dell’avvio delle attività“, per procedere con “tempi tecnici congrui” al trasferimento dei lavoratori dalla Dusty alla nuova ditta. Operai e sorveglianti dovranno infatti transitare da un’azienda all’altra, nel numero previsto dal capitolato speciale d’appalto. Nel caso in cui queste procedure impieghino meno dei 51 giorni previsti dall’ordinanza, “l’amministrazione può revocare in qualsiasi momento e senza preavviso alcuno l’incarico” alla Dusty. Se queste economie non dovessero prodursi, i 51 giorni varranno in totale 3,5 milioni di euro.
“Assurdo, scandaloso e vergognoso”, commenta il consigliere comunale del Movimento 5 stelle Graziano Bonaccorsi, che aggiunge: “Ovviamente i cumuli di munnizza raccolti col ragno non sono disservizi – dice ironico – ma ordinaria amministrazione”. Anticipando così un quasi certo tema di contestazione all’amministrazione nel corso delle prossime sedute del Consiglio comunale.