Solo i servizi essenziali, in prossimità di strutture sanitarie ed esercizi pubblici, da questa mattina sono garantiti dagli operatori della Dedalo Ambiente Spa di Licata (Agrigento), che gestisce il servizio di raccolta, spazzamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La protesta, attuata attraverso lo sciopero, è contro la mancata corresponsione delle ultime due mensilità di stipendio da parte dei vertici della Società d’Ambito AG3 che, oltre Canicattì e Licata, dovrebbe assicurare il servizio in altri 5 comuni dell’agrigentino.
Stamattina il personale della Dedalo Ambiente, che nei giorni scorsi aveva incrociato le braccia per le ultime 2 ore di ogni turno, ha svuotato solo alcuni cassonetti, col risultato che gli altri sono stracolmi e le strade invase dai rifiuti. Da oggi lo sciopero è totale e c’è da attendersi che la situazione diventi esplosiva, sia sul fronte dell’ordine pubblico che su quello igienico-sanitario, con rifiuti per strada e cassonetti stracolmi. La Dedalo Ambiente, nonostante gli sforzi, ha una grossa esposizione debitoria nei confronti degli impiegati e dei fornitori. Debiti originati dai mancati pagamenti di 5 dei 7 comuni consorziati. Disagi anche per i comuni virtuosi, come Canicattì e Palma di Montechiaro che, con puntualità, pagano i canoni mensili alla società d’ambito AG3 Dedalo Ambiente, che ha sede a Licata.