Rinasce l'Arsea, 2 milioni all'Ars | Ok al bilancio: ecco i numeri - Live Sicilia

Rinasce l’Arsea, 2 milioni all’Ars | Ok al bilancio: ecco i numeri

L'esame del bilancio è stato molto spedito. Uniche polemiche su un contributo concesso dal governo all'Assemblea, sui tagli alla Sanità e sulla scelta del governo di resuscitare l'ente per gli agricoltori. Del quale Crocetta ha da tempo annunciato la chiusura.

PALERMO – Due milioni all’Ars. Cento milioni in meno alla Sanità. Duecentomila euro in più all’Arsea. Su queste cifre si è concentrata la discussione in Aula sul bilancio dellla Regione. Una discussione anticipata da un colloquio mattutino tra l’assessore Bianchi e il commissario dello Stato Aronica. Un confronto che ha consentito, pare, di fugare i dubbi sulla impalcatura della manovra. Sulla consistenza delle entrate e sulla entità del fondo di garanzia sui residui attivi, in particolare.

Così, l’esame del testo, bruscamente interrottosi ieri sera, di fronte ai dubbi sollevati dall’opposizione – interruzione che ha destato non pochi malumori tra alcune forze di maggioranza, tra cui Articolo 4 – oggi a Sala d’Ercole è andato via in modo piuttosto spedito. Senza grossi scossoni.

O meglio, le uniche polemiche sono sorte su poste di bilancio molto esigue, considerata l’intera manovra. Ma dal valore comunque simbolico. Uno dei più corposi emendamenti governativi, infatti, prevedeva una variazione di due milioni di euro a favore dell’Assemblea regionale. Una scelta che ha scatenato una furiosa critica del Movimento cinque stelle. “E’ vergognoso” ha detto Gianina Ciancio. Ma il presidente Ardizzone ha replicato elencando i tagli apportati al bilancio interno dell’Ars – di cui vi diamo conto in un altro articolo – negli ultimi anni. Insomma, altro che due milioni in più, in realtà quest’anno l’Assemblea dovrà contare su tre milioni di euro in meno rispetto all’anno scorso, ha spiegato il presidente dell’Assemblea.

Ma altra polemica è sorta in seguito a tagli. Stavolta a carico della Sanità siciliana. “Cento milioni in tutto”, la denuncia del presidente della Commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo. Il parlamentare del Pd ha fatto riferimento in particolare a due voci dell’emendamento governativo. La prima, infatti, prevede un taglio di 15 milioni di euro sul capitolo “somme destinate alla mobilità sanitaria interregionale”. La seconda, di quasi 85 milioni, riguarda il “finanziamento delle spese correnti delle aziende del settore sanitario”. Ma l’assessore Bianchi, su questo punto, ha precisato: “Si tratta di fatti tecnici e non certamente legati alla discrezionalità del governo regionale”. Anzi, in alcuni casi, quei tagli andrebbero persino interpretati come una buona notizia. “Il taglio dei trasferimenti per la mobilità interregionale – spiega Bianchi – è solo la dimostrazione del fatto che i siciliani nell’ultimo anno hanno avuto minori necessità di lasciare l’Isola per curarsi. È un fatto positivo, quindi”.

Dalla Sanità, all’Arsea. Altro motivo di scontro. Perché nella tabella del governo, ecco saltare fuori anche 200 mila euro per l’ente che l’esecutivo ha da tempo promesso di chiudere, perché inutile. “Ma gli agricoltori – ha spiegato in Aula il presidente Crocetta – ci hanno chiesto la presenza di un ente più vicino ai territori. E duecentomila euro serviranno solo per una fase di start-up. La nostra idea è quella di utilizzare risorse interne e poter contare su finanziamenti statali. Se ciò non avverrà, siamo pronti a chiudere l’ente”. Che dovrebbe essere chiuso da un po’, a dire il vero. Una chiusura annunciata mesi fa dal governatore anche in tv. Ma il mantenimento in vita dell’Arsea potrebbe avere anche una valenza strategica, in vista della necessità di ottenere i numeri utili all’approvazione della Finanziaria, visto che l’ente sta molto a cuore, ad esempio, ai deputati del Partito dei siciliani.

Ma dall’emendamento ecco saltare fuori altre variazioni rispetto al 2013. Intanto, 168 mila euro andranno alle Soprintendenze per il loro funzionamento, 218 mila a gallerie e pinacoteche, 220 mila ai musei regionali, mentre un milione e mezzo sarà destinato alla manutenzione dei beni monumentali naturali e naturalistici.

Saltano 400 mila euro per i trasporti in Sicilia. Un intervento che ha innescato in Aula la reazione di Michele Cimino: “Con quei soldi vengono garantiti anche i trasporti per le piccole isole che verrebbero ulteriormente penalizzate”. Taglio di un milione di euro agli stipendi degli insegnanti delle scuole materne, mentre oltre un milione e mezzo andrà all’istituto zooprofilattico. Prime cifre, ovviamente, e non del tutto indicative. Di un bilancio che attende solo il voto finale. Altri e più sostanziali movimenti verranno prodotti dalla legge Finanziaria, la cui discussione è già iniziata. E la cui approvazione porterà poi all’approvazione del bilancio stesso.


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