CATANIA – Sei anni di reclusione. Aldo Ercolano, classe 1974 e figlio di Sebastiano, è stato condannato con l’accusa di detenzione illegale di armi con l’aggravante mafiosa. Le armi furono trovate dalla Guardia di Finanza durante il blitz Brotherhood che la scorsa estate ha svelato i presunti e grigi intrecci tra mafia e logge massoniche. Quando lo arrestarono gli investigatori trovarono durante le perquisizioni un fucile, diverse pistole e delle carte d’identità false.
Per quelle armi ritrovate il sostituto procuratore Rocco Liguori ha chiesto il rinvio a giudizio. Aldo Ercolano, difeso dall’avvocato Giuseppe Lipera, ha affrontato il processo davanti al Tribunale di Catania, presieduto dal giudice D’Arrigo, terminato con una pesante sentenza di condanna.