È iniziato il ritiro estivo pre campionato del Palermo in Valle D’Aosta. Domenica 13 luglio i rosanero hanno svolto il primo allenamento sotto la guida del tecnico Pippo Inzaghi. Lunedì 14 luglio, al termine della seduta mattutina, Matteo Brunori ha aperto le danze anche con le prime dichiarazioni alla stampa.
Il capitano dei rosanero ha parlato della stagione che sta per cominciare partendo proprio dalla preparazione estiva: “Le prime impressioni sono super positive. Il mister ha portato tanto entusiasmo e ci ha trasmesso sin dalle prime parole tanta voglia di fare e di dimostrare. Questo è lo spirito che serve per affrontare un campionato importante. C’è molta positività, si respira nell’ambiente. Si sente voglia di rivalsa e questo fa ben sperare”.
“Sono felice, contento e motivato. Si respira anche tra noi aria positiva – prosegue Brunori -. Vogliamo fare un campionato importante con il raggiungimento di un sogno che tutti noi conosciamo che va alimentato con il lavoro e la determinazione. Siamo pronti a seguire le indicazioni del mister”.
“La società ha preso delle decisioni e questo comunque dentro di noi ha un significato forte. La società ci fa capire che non c’è più niente da perdere. C’è un obiettivo chiaro a tutti che sicuramente si conquista nel campo con unione e lavoro tra di noi. Sono state fatte delle scelte, ho trascorso degli anni importanti e mi rivolgo ai compagni rimasti fuori dal progetto, faccio loro un grande in bocca al lupo. Ho vissuto con loro momenti belli e anche difficili”, ha detto l’attaccante del Palermo su chi è rimasto fuori dal progetto tecnico e non è andato in ritiro con i compagni.
“Sono a disposizione del mister, la davanti in campo mi trovo bene un po’ ovunque. Ho buoni rapporti tattici con tutti, dialogo bene sia con Pohjanpalo che con Le Douaron. Mi trovo bene trequartista e sono contento. Record di Miccoli come miglior marcatore dei rosanero? Lo spero ma non lo vedo come il primo obiettivo. Ieri il mister ha detto cose sacre: il nostro obiettivo è collettivo. Sono contento di far parte della storia di un club, di una città che sento casa, ma ad oggi non è il momento di pensare all’ego personale”.

