PALERMO- Antonio Ingroia capolista in entrambe le circoscrizioni siciliane per la Camera. Franco La Torre e Fabio Giambrone ai numeri 2 e 3 in Sicilia occidentale, il giornalista Sandro Ruotolo secondo in Sicilia orientale, Luigi Li Gotti capolista al Senato.
La Rivoluzione civile di Antonio Ingroia ha partorito le liste siciliane e, scorrendo gli elenchi a cui manca solo il crisma dell’ufficialità, non mancano le sorprese. Se del figlio di Pio La Torre si era già parlato, si pensava a un piazzamento più alto per Giambrone, leader di Idv e senatroe uscente, relegato a un terzo posto border line per l’elezione. Ma Giambrone sarà in corsa in altre due circoscrizioni, Lombardia e Piemonte. Al quarto posto in Sicilia occidentale ecco Paolo Ferrero, leader di Rifondazione comunista, mentre solo quinta in lista Giovanna Marano, già candidata alla presidenza della Regione, per la quale si era parlato di un posizionamento più alto.
In Sicilia orientale, dietro Ingroia e il “paracadutato” Ruotolo, c’è Orazio Licandro, dei comunisti italiani, seguito dalla Marano, che quindi corre in entrambe le circoscrizioni. Al Senato, dove la partita è più complicata perchè servira l’otto per cento per staccare il biglietto per Palazzo Madama, dietro a Li Gotti, esponente calabrese di Italia dei valori, avvocato difensore dei più noti pentiti di mafia e sottosegretario alla Giustizia con Prodi, ci sono Carmelo Costanza e Sandra Amurri. Quinto posto in lista al Senato per il verde Carmelo Sardegna, “uno stimolo per i Verdi, consapevoli di essere portatori d’acqua nel progetto di Antonio Ingroia”, commenta il verde Giuseppe Patti.