Sono saliti insieme fino al luogo dello strazio questa mamma e questo papà che non smetteranno mai di cercare la figlia ovunque. Nella foto che li ritrae, Iana Brancato e Filippo Siragusa, sono un punto luminoso, nel buio, insieme all’edicola per la dolce Roberta che una mano scellerata ha distrutto. Ma Caccamo ha reagito e si è messa al fianco della memoria di una ragazza, Roberta Siragusa, vittima di femminicidio. Secondo quanto hanno stabilito i giudici di primi grado, l’autore dell’efferato delitto è l’ex fidanzato, Pietro Morreale, condannato all’ergastolo. Si terrà il processo d’appello.
Ieri sera, una fiaccolata ha attraversato la città e ha deposto le sue luci al posto del vuoto e della distruzione. Un sindaco attento e sensibile, Franco Fiore, ha organizzato tutto in poco tempo. E adesso racconta, con la voce che trema di sdegno: “Non potevamo fare passare questo scempio in sordina, c’era da dare un segnale di vicinanza alla famiglia e di indignazione. La gente ha risposto: nonostante il preavviso di poche ore, c’erano tante persone. Cosa c’è dietro? Un gesto vandalico o altro? Non lo so, aspettiamo la magistratura. In ogni caso, il fatto resta gravissimo”.
C’era Caccamo, con tutto il suo grande cuore. Con la forza di un affetto che non si interromperà mai. C’era per gridare in faccia la sua rabbia a chi ha osato dare alle fiamme un luogo dolente e sacro e per confermare che la memoria non sarà mai spezzata, né bruciata. Che la memoria fiorirà per sempre.
E c’erano un padre e una madre, attoniti, in un lutto che si rinnova a ogni attimo. Iana e Filippo: un punto luminoso nel buio appena rischiarato dalle fiaccole. La mamma di Roberta, stamattina, ha scritto su Facebook: “La tua luce sarà eterna”. (Roberto Puglisi)