Rom in un asilo allo Sperone| "Escrementi fuori e allacci abusivi" - Live Sicilia

Rom in un asilo allo Sperone| “Escrementi fuori e allacci abusivi”

Continua la protesta dei residenti in via XXVII Maggio e dintorni, allo Sperone, dove l'asilo occupato abusivamente da oltre sessanta rom si è ormai trasformato da anni in una vera e propria bomba ecologica.

la denuncia dei residenti
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PALERMO – Continua la protesta dei residenti in via XXVII Maggio e dintorni, allo Sperone, dove l’asilo occupato abusivamente da oltre sessanta rom si è ormai trasformato da anni in una vera e propria bomba ecologica, oltre che in una sorta di villaggio. All’esterno della struttura un tempo destinata ai bambini, ci sono sedili d’auto, giocattoli, panni stesi, rifiuti. ma anche aree piene di escrementi.

“L’aria è irrespirabile, adulti e bimbi fanno i loro bisogni nel cortile – dice un residente – dobbiamo vivere con le finestre chiuse e in estate è una sofferenza. Non ci sono servizi igienici funzionanti dell’edificio e quindi loro fanno tutto fuori. Non c’è più limite – aggiunge – e noi siamo stanchi, abbiamo la voglia di cambiare casa, ma non possiamo”.

Una situazione ai limiti della realtà che provoca insofferenza e tensioni, come stamattina, quando chi abita nella zona si è anche accorto degli allacci abusivi alla corrente elettrica da parte dei rom: “Come è mai possibile – dice – che questa gente debba vivere sulle nostre spalle? Al momento non c’è alcuna ordinanza di sgombero, ma in realtà la struttura doveva già essere liberata anni fa.

Noi non ce la facciamo più, viviamo come in galera, con le importe chiuse, i balconi serrati e l’aria ormai simile a quella vicino ad una fogna”. Ma, lo sgombero, negli anni passati era stato disposto. I rom erano stati fatti allontanare dall’asilo, ma entro poche ore erano riusciti a fare nuovamente irruzione nella struttura.

E così la speranza di vivere finalmente senza cattivi odori, schiamazzi e vandalismi accanto alla propria casa, si è spenta nel giro di pochi giorni per i residenti: “Si ubriacano, urlano, ridacchiano nelle ore notturne – aggiunge una signora che abita a pochi metri – e non sappiamo più a chi rivolgerci. Abbiamo scritto ad assessori, al sindaco. Nessuno sembra in grado di risolvere definitivamente questo problema diventato per noi un calvario. Ora pure gli allacci abusivi. Io non voglio che mio figlio cresca vedendo tutto ciò”.

 


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