Roma rileva anomalie |nella spesa della Regione - Live Sicilia

Roma rileva anomalie |nella spesa della Regione

Il Sole 24 dà notizia di un possibile sforamento del patto di stabilità da parte della Sicilia nel 2013. Intanto, dopo lo stop alla manovrina, Comuni ed enti sono con l'acqua alla gola

Patto di stabilità
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PALERMO – La Ragioneria generale dello Stato ha individuato una anomalia nella contabilità di bilancio della Regione siciliana, che potrebbe configurare uno sforamento del patto di stabilità per il 2013. Lo rivela oggi il Sole 24 ore. Il quotidiano economico cita fonti vicine al tavolo del ministero dell’Economia dove i tecnici della Regione sono andati ad illustrare la composizione della spesa. L’assessore all’Economia Roberto Agnello ha spiegato al quotidiano milanese che la questione emersa in sede ministeriale non starebbe ad indicare un innalzamento dei tetti di spesa, ma sarebbe l’effetto delle differenti regole di contabilità finanziaria applicate dalla Regione per le compensazioni tra partite creditorie e debitorie. “È una situazione di cui il ministero è a conoscenza, che non ci preoccupa. È un equivoco contabile, un fenomeno di apparenti maggiori spese”, sostiene l’assessore.

Un’ennesima grana per i conti della Regione, che è ancora alle prese con la manovrina per sbloccare gli stipendi e che deve risolvere anche il capitolo dei residui attivi sui quali la Corte dei Conti ha sollecitato interventi in tempi brevi. Repubblica oggi quantifica in 600 milioni il buco di bilancio da coprire senza ulteriori indebitamenti. Per Palazzo d’Orleans trovare le somme per garantire il funzionamento della macchian burocratica si fa sempre più complicato. Lo stop all’Ars alla manovrina si ripercuote anche sui Comuni, che non possono pagare i precari. L’Anci è sempre più sul piede di guerra. Il governo ha posticipato il termine per l’approvazione dei bilanci 2014 da parte dei sindaci: scaduto a fine aprile, è stato nuovamente fissato a fine luglio. Situazione ancora più grave negli enti regionali, come l’Esa, che hanno grandi difficoltà a paare gli stipendi non solo peri precari ma anche per i dipendenti di ruolo. Situazione critica anche per consorzi di bonifica e forestali. Dopo il passo falso di questa settimana, la manovrina tornreà in Aula a fine maggio.


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