Romano e Forza Italia 'dal basso': | "Basta con i coordinatori nominati" - Live Sicilia

Romano e Forza Italia ‘dal basso’: | “Basta con i coordinatori nominati”

Il deputato vicino a Fitto: "Non hanno ragione d'essere coordinatori nominati dall'alto”. Lo stallo sulla vicepresidenza dell'Ars: "Quando facevo il segretario del partito mi curavo di aprire un confronto e trovare una soluzione. A ognuno le sue responsabilità”

L'intervista
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PALERMO – Qualcosa si muove in Forza Italia. Dopo il chiarimento tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto dei giorni scorsi, anche gli equilibri del partito sul territorio potrebbero avere delle conseguenze. Saverio Romano è il leader siciliano più vicino a Fitto ed è in prima linea nella pattuglia di parlamentari “fittiani”.

Onorevole Romano, dobbiamo aspettarci cambiamenti in Sicilia per Forza Italia?

“Non si tratta di cambiamenti in Sicilia o altrove, si tratta di dare, così com’è uscito dal comitato di presidenza un indirizzo politico che renda visibile Forza Italia come alternativa a Renzi. Con cui facciamo solo le riforme. Ma la nostra base forse si è un po’ smarrita. Peraltro sulla legge di stabilità di Renzi siamo molto critici”.

Ma un punto cruciale riguarda le dinamiche interne al partito.

“Abbiamo posto questioni che riguardano il modello organizzativo del partito. Su questo ci siamo aggiornati a giovedì ma registrando la disponibilità di Berlusconi di ragionare su forme di decisione da basso. Non è all’ordine del giorno la distribuzione di incarichi di cui si è scritto, noi non abbiamo chiesto nessun incarico. Abbiamo chiesto cariche elettive nel partito. E su questo sono stati fatti grossi passi avanti”.

Insomma, la vostra linea è basta con le nomine calate dall’alto. E a quali meccanismi di selezione pensate?

“A un confronto aperto, oggi non ci sono più le sezioni dei vecchi partiti. Servono momenti di scelta della classe dirigente dando la possibilità anche a chi un giorno prima del congresso si registra e vota, di eleggere coordinatori comunali, regionali, fino ai delegati al congresso nazionale. In questa ipotesi non hanno ragione d’essere coordinatori nominati dall’alto”.

I coordinatori ci sono però…

“Coordinatori provinciali non ce ne sono in Sicilia, possono esserci responsabili del tesseramento ma è un tema che io rimanderei a dopo l’incontro tra Fitto e Berlusconi”.

Su questo pensa che Forza Italia e il centrodestra in Sicilia troveranno un’unità d’intenti?

“Io registro una nota positiva, quello di essere riuscita mettere tutto il centrodestra insieme dietro a una mozione di sfiducia. Che ha smascherato il Pd ma anche l’Udc, che anela far parte del centrodestra e fa la stampella di Crocetta. È emersa una linea di opposizione chiara. Adesso è il momento di un confronto più ampio per presentarsi come alternativa alla sinistra a partire dalle città”.

Il rapporto con Ncd è ormai perduto?

“Non ci credo che sia perduto. Vanno recuperati come soggetti alternativi alla sinistra. Qui in Sicilia sono stati coerenti e faranno opposizione a Crocetta. Non credo che si faranno attrarre dalle sirene di Lupo che leggevo sul vostro giornale li invita a entrare in maggioranza. Diverso è l’Udc: si sono resi ancora una volta responsabili di un voto e tra qualche settimana, quando i nodi del bilancio verranno al pettine sarà dura. Noi daremo un nostro contributo per un dibattito franco anche per presentare una proposta di bilancio alternativa ”.

Ma per quanto ancora Forza Italia all’Ars avrà tre gruppi diversi?

“Io penso che questo sia un processo che verrà molto rapidamente risolto una volta che l’evoluzione da Pdl a Forza Italia sarà conclusa attraverso le fasi congressuali. In un contesto che auspico unitario. Poi chi ha più consenso guida la barca. Oggi l’unico errore da non fare è quello di pensare che ci sia qualcuno in Sicilia che abbia la mano sulla testa e con questo possa dirigere senza un confronto concreto sulle cose da fare. E questo vale per tutti”.

Intanto il centrodestra non è riuscito nemmeno a trovare un accordo per l’elezione del vicepresidente dell’Ars…

“Io sono un deputato semplice di Forza Italia. Quando facevo il segretario del partito mi curavo di aprire un confronto e trovare una soluzione. A ognuno le sue responsabilità”.


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