Saverio Romano: "Su di me orrore giudiziario"

Romano: “Su di me un ‘orrore’ giudiziario, non c’entro nulla”

"E mi inquieta la pm che ha indagato su di me"
L'INCHIESTA
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PALERMO – “Ho letto su di me tante imprecisioni, cose non corrette, perché la procura di Palermo è incorsa non in un errore, ma in un orrore giudiziario”. Così Saverio Romano, deputato e coordinatore politico di Noi Moderati, per il quale la procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su appalti truccati.

Romano: “Nessuna intercettazione su di me”

“Nel merito – ha assicurato Ronano – non c’è nulla riferito a me che possa essere reato, nessuna intercettazione o promessa. Alcune persone parlano di me. Io non c’entro nulla con questa indagine. È una vicenda inquietante”.

Per Romano, così come per gli altri indagati, la procura di Palermo ha chiesto gli arresti domiciliari, tuttavia per il parlamentare sarà necessario passare dall’autorizzazione della Camera.

“Mi inquieta la pm che ha indagato su di me”

E ancora: “Non credo ai complotti, non faccio dietrologie, ma leggere nel profilo della pm Giulia Falchi (una dei magistrati che hanno seguito l’indagine, ndr), candidata all’Anm nella 2025 nella lista di AreaDg, che per lei è ‘necessario, in primo luogo, difendere il nostro ruolo da quei disegni politici che mirano chiaramente ad intaccare l’efficacia della giustizia’, è inquietante. Questo mi preoccupa”.

“Non viene meno – ha affermato Romano – la mia fiducia nella magistratura e per questo voglio contribuire a migliorarla. Sono uno strenuo difensore della legge appena approvata sulla separazione delle carriere e del sorteggio per il Csm perché una delle malattie è il correntismo e serve la responsabilità civile dei magistrati, troppi processi sono finiti nel nulla senza che chi li ha messi in piedi abbia avuto almeno un richiamo, una censura”.

“Vicenda che mi ha provocato un danno mediatico irrisarcibile”

“Questa vicenda mi ha provocato un danno mediatico irrisarcibile, che non si potrà mai recuperare; c’è stata una condanna definitiva per me, i miei familiari, i miei amici e la mia comunità politica, perché io svolgo attività politica ed è questo che è messo in discussione dall’indagine”, sono le dichiarazioni di Saverio Romano in una conferenza stampa convocata negli uffici del gruppo parlamentare di Noi Moderati.

“Sono stato iscritto nel registro – ha ricostruito – per turbativa d’asta e corruzione perché a settembre del 2024 fisso un incontro a casa mia tra il dirigente di un’azienda ed ex parlamentare, Ferdinando Ajello, un altro dirigente e l’amministratore dell’Asp di Caltassinetta Alessandro Maria Caltagirone: c’era una gara che da diversi mesi non si chiudeva e volevano capire perché. Due giorni dopo parlano tra di loro e dicono che l’incontro non è stato proficuo perchè il direttore è stato molto vago. L’unico modo per non commettere reati per uno che riceve tante persone, categorie, imprese, che chiedono interlocuzioni, è dimettersi da parlamentare cosa che non farò”.  

“Io – ha proseguito – sono terrorizzato da quello che è successo. Non si può fare una richiesta d’arresto sul niente, sono su tutti i tg, sui giornali, quando recupererò il danno d’immagine? È una cosa abnorme, ma io non arretrerò di un centimetro, continuerò a fare il mio lavoro con serenità perché ho la coscienza a posto. Hanno inciso le mie carni, è una cosa che grida vergogna”. 


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