PALERMO – L’assemblea regionale siciliana ha bocciato un comma dell’articolo 8 della Finanziaria, fortemente voluto dal parlamentare Nello Dipasquale (Pd) con il quale si operava una ripartizione dei proventi derivanti dallo sfruttamento e coltivazione dei giacimenti petroliferi a tutti i comuni della provincia di Ragusa, e non al solo comune di capoluogo. La norma che aveva diviso il mondo politico ibleo aveva indotto, due giorni fa, il presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, Giovanni Iacono, a dimettersi per protesta.
In aula Dipasquale ha annunciato di aver presentato un esposto alla Corte dei Conti per l’utilizzo improprio delle royalties fatto dall’attuale amministrazione, a guida grillina, che le avrebbe utilizzato per spese correnti e non per investimenti.
“La bocciatura della norma sulle royalties determina un grave danno alla Sicilia e fa emergere la profonda inadeguatezza della classe di amministratori del Movimento 5 Stelle”. Lo dice Nello Dipasquale, deputato regionale del PD, a proposito della bocciatura (con voto segreto) del comma 19 dell’articolo 8 della finanziaria in discussione all’Ars. La norma prevedeva che i comuni potessero utilizzare le somme derivanti dalle royalty solo per interventi di riqualificazione urbana, riduzione della pressione fiscale, tutela dei siti Unesco o servizi di assistenza ai disabili.
“Il motivo per cui i 5 Stelle hanno voluto bocciare la norma? E’ semplice – dice Dispaquale – perché il loro sindaco a Ragusa ha utilizzato oltre 20 milioni di euro di fondi derivanti da royalty per spesa corrente. Ho già presentato un esposto alla Corte dei Conti sull’utilizzo dei fondi da parte del comune di Ragusa”.
“Oltretutto – aggiunge – è curioso che a difendere le royalty siano proprio i grillini, che si dichiarano contrari alle trivelle. Evidentemente quando le royalty sono un ‘tesoretto’ che può essere utilizzato da un loro sindaco, cambiano idea…”.
Con la bocciatura della norma, oltretutto, viene cancellata anche la ‘legge su Ibla’ che avrebbe destinato cinque milioni di euro a Ragusa Ibla. “E’ stato un voto suicida – conclude Dipasquale – avevo faticato per recuperare questa norma inserendola nell’articolo 8, ma la volontà cieca dei grillini di cancellare un articolo per loro ‘scomodo’ non ha guardato in faccia nessuno. Ma se qualcuno pensa di aver chiuso il capitolo, si sbaglia: la battaglia è appena iniziata”.