PALERMO – Era ricercato da settimane, dopo essere stato sottoposto agli arresti domiciliari si era sbarazzato del braccialetto elettronico in base al quale la polizia monitorava la sua presenza in casa ed era tornato a Palermo. La carriera criminale del 49enne Benedetto Bonanno, iniziata negli anni Ottanta, gli aveva fatto collezionare precedenti di ogni tipo, dalla rapina a mano armata, al furto in abitazione: negli ultimi tempi aveva messo a segno diversi colpi a Firenze e provincia.
Dopo una serie di condanne, molte delle quali scontate in carcere, i domiciliari erano scattati per un furto all’interno dell’abitazione di un imprenditore toscano: entrato in possesso di compromettenti video e scatti fotografici della vita privata dell’uomo, il malvivente lo aveva ricattato tentando di estorcergli denaro.
Peccato che la vittima si fosse già messa in contatto con le forze dell’ordine: all’appuntamento in cui avrebbe dovuto incassare la somma si sono così presentati gli uomini della squadra mobile toscana. Una volta finito ai domiciliari, però, sono partite le ricerche. Bonanno si era infatti liberato del braccialetto elettronico e a contribuire le indagini è stata la squadra mobile palermitana, grazie alla quale l’uomo è stato rintracciato nel capoluogo siciliano. Individiato in viale Regione Siciliana, nei pressi del ponte di via Ernesto Basile, stava allestendo una bancarella di “stigliole”
Nel frattempo, nei suoi confronti è stato emesso dal Tribunale di Firenze anche un altro provvedimento di cattura: un residuo di pena per una condanna definitiva a sei anni, tre dei quali già scontati, per una violenta rapina a mano armata consumata dieci anni fa in una villa nel comune di Bagno a Ripoli. In quell’occasione la banda di cui avrebbe fatto parte Bonanno, legò ed imbavagliò i due proprietari di casa, marito e moglie, portando via cento mila euro in contanti e cinquantamila euro di gioielli.