Salvo Pogliese (FI):| “Istituzioni colpevoli" - Live Sicilia

Salvo Pogliese (FI):| “Istituzioni colpevoli”

“La decisione del Parlamento europeo di non inserire l’aeroporto di Catania nel Piano europeo dei trasporti – continua il vicepresidente dell’Ars - è ancora una volta frutto di un’Europa afflitta da iper-burocratizzazione".

DECLASSAMENTO FONTANAROSSA
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CATANIA – “L’esclusione dell’aeroporto di Catania dalla Ten-T (Trans European transport network) è una grave bocciatura, non dello scalo di Fontanarossa, ma dell’intero territorio catanese e della Sicilia orientale che ancora una volta restano al palo dello sviluppo economico, vedendosi privare di essenziali fondi europei destinati alle infrastrutture.” Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, in riferimento al voto del Parlamento Europeo che ha relegato l’aeroporto Fontanarossa di Catania nella lista delle infrastrutture “comprehensive”, escludendolo di fatto dai finanziamenti europei.

“La decisione del Parlamento europeo di non inserire l’aeroporto di Catania nel Piano europeo dei trasporti – continua il vicepresidente dell’Ars – è ancora una volta frutto di un’Europa afflitta da iper-burocratizzazione, che si affida a parametri decisionali rigidi e disancorati dalla realtà, Fontanarossa con i suoi oltre 5 milioni di viaggiatori risponderebbe benissimo ai criteri delle aree core. Ma nel contempo le Istituzioni e la politica catanesi devono fare un profondo mea culpa, perché l’esclusione di Catania dalla vitale, per l’economia e lo sviluppo della nostra terra, Ten-T europea, trova la sua genesi nell’inesistente intermodalità di trasporto tra aria, gomma, rotaie e mare, che presenta il territorio etneo, così da privarlo della possibilit& agrave; di aspirare a divenire uno snodo strategico dall’Unione Europea.”.

“Il nostro territorio – conclude Pogliese -ha ancora una volta perso una possibilità di crescita e questo non deve più avvenire e non possiamo più permettercelo. Le Istituzioni e la politica catanese, in sinergia con le imprese e i privati, devono da subito mettersi a lavoro per recuperare il terreno perduto.”


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