Salvo Sottile presenta |il nuovo thriller "Cruel" - Live Sicilia

Salvo Sottile presenta |il nuovo thriller “Cruel”

Il noto giornalista Salvo Sottile dai successi televisivi passa ancora una volta alla penna. ‘Cruel’ è il suo imperdibile giallo edito Mondadori. Moderatore della presentazione il giornalista Anthony Distefano.

PATERNO’. Una grande passione per la cronaca nera unita ad anni di esperienza nel giornalismo, danno vita a “Cruel”, il nuovo thriller dalla trama avvincente di Salvo Sottile. A presentarlo ieri sera l’autore palermitano, nella Sala Storica della Biblioteca comunale di Paternò, gremita per l’occasione. Un incontro durato più di un’ora, in cui il noto giornalista televisivo ha intrattenuto il pubblico con un appassionante dibattito, prendendo spunto da alcuni dei più clamorosi casi irrisolti di cronaca nera. A moderare il giornalista di LiveSicilia, Anthony Distefano.

Un momento della presentazione del libro

“Ho sempre raccontato il male da fuori, – ha detto Sottile – stavolta ho voluto fare un procedimento differente, invertire i poli. Insomma, raccontarlo da una diversa prospettiva”. Nel giallo “Cruel”, Sottile parte dall’efferato omicidio della studentessa romana, Marta, raccontando poi il lavoro del giornalista (Mauro) alle prese con il caso di cronaca che, infine, si ritrova ad indagare per scoprire la verità sull’assassinio. “Cruel è un romanzo – ha continuato – in cui ognuno compie un viaggio alla ricerca di se stessi. Il cronista di cui parlo, cerca di risolvere un mistero, ma al contempo cerca di fare un viaggio per ritrovare un po’ il se stesso perduto, che ha smarrito dopo l’arrivo di una bella ragazza in redazione. Il dramma delle vittime si trasforma nel dramma degli assassini”.

Sottile in ‘Cruel’ gioca abilmente con le fragili logiche del pensare scontato di chi ha bisogno, al di là di ogni ragionevole dubbio, di un colpevole con cui prendersela. “Sostanzialmente – prosegue Sottile – nel leggere questo libro il lettore potrà scoprire quanta dose di pregiudizi e di preconcetti si hanno quando si guarda una storia. E quanto la giustizia sia spesso affidata alla propria pulsioni, ai propri rancori. Oppure quanto in realtà – dice – siamo distaccati e liberi. Spesso la verità è qualcosa di inafferrabile che sfugge, ma in Cruel ci si attacca ad una verità perché si ha bisogno di avere un colpevole a tutti i costi. Io ho cercato proprio di cavalcare quel pensare che funziona come un automatismo sfruttando le dinamiche dell’immedesimazione.” Nel libro l’autore tiene il lettore con il fiato sospeso fino all’ultimo. “C’è un po’ di tutto – dice – il giornalista, il nerd, lo psichiatra, il poliziotto”.

E sullo sfondo sempre il male, perché in fin dei conti si è affascinati da esso in un modo o nell’altro. “ La stessa televisione ce lo dimostra, – afferma ancora l’autore a LiveSicilia – ormai ad ogni ora del giorno i programmi reiterano sempre gli stessi casi. La cronaca nera viene diluita in tutti i palinsesti, specie quando non si sa di cosa parlare. E’ come una sorta di antibiotico, – spiega – perché le storie che raccontiamo sono storie che ci assomigliano e i personaggi di cui si parla, in realtà, non sono così distanti, vediamo in loro qualcosa di noi. L’errore, però, – sottolinea – è quando un giornalista torna ad occuparsi di quella storia, quando in realtà non c’è già più nulla da aggiungere e ne parla solo per parlarne”.

Figlio del giornalista e attuale direttore di LiveSicilia, Giuseppe Sottile, Salvo ha già una lunga carriera di successi alle spalle, iniziata molti anni fa con “La Sicilia”, Telecolor, Panorama, poi l’approdo in tv con la trasmissione Quarto Grado ed infine alla 7 con “Linea Gialla”. E oggi per la terza volta ritorna ad indossare le vesti di scrittore: “ Ho dedicato – ha aggiunto – questo libro alla mia famiglia e al capostazione Sciuto, mio nonno. Da piccolo a Cefalù vivevo sopra la stazione dove lui lavorava; mentre tutti giocavano con i treni giocattolo io giocavo con quello vero. E in Cruel – conclude Sottile – ho utilizzato un po’ la metafora del treno per descrivere la verità che spesso sfugge e si perde di vista”.

 

 


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