CATANIA – Un accordo da 178mila euro: una partita di giro, regolata da una convenzione, tra la Cogip holding di Mimmo Costanzo e il Comune di Catania. Un documento dal quale emergono i progetti di demolizione e ricostruzione per tre palazzetti nel quartiere che fu sventrato e attorno al quale ruotano da sempre rilevanti interessi imprenditoriali. Così Cogip, che è proprietaria di almeno due degli immobili nel rione, si offre di investire su un palazzetto comunale i soldi che dovrebbe pagare al municipio per ottenere un permesso di costruire.
In via Caramba, una traversa di via Di Prima, c’è un palazzotto di proprietà di Palazzo degli elefanti. Un immobile, a detta di chi lavora negli uffici, in pessime condizioni strutturali. Adiacente a questo c’è un altro palazzo, stavolta di proprietà privata: della Cogip holding, società in liquidazione che fa riferimento a Francesco Domenico Costanzo. Classe 1962, imprenditore le cui vicende giudiziarie sono legate a doppio filo con la vita delle sue imprese. Una su tutte: l’ex colosso delle costruzioni Tecnis, crollato per una bancarotta fraudolenta per cui Costanzo e il socio Concetto Bosco sono stati condannati con il rito del patteggiamento.
I tre palazzi di San Berillo
Il terzo palazzo di questa storia si trova a 150 metri da via Caramba, sempre a San Berillo. È in via Reggio, si estende dal civico 21 al 29, ed è anche questo di proprietà di Cogip holding. Solo che per questo qui i progetti sono già andati avanti: presentati anni fa, sono passati dalla conferenza dei servizi che li ha valutati positivamente a luglio 2023. Cosa preveda il progetto non è chiaro, perché i verbali non sono ancora stati pubblicati. Si sa, però, che l’importo quantificato per gli oneri di concessione edilizia è di 178mila euro e spicci.
Così Cogip fa la sua proposta al Comune: anziché pagare in contanti, l’azienda si accolla di aiutare il Comune coi lavori in un altro palazzo, stavolta pubblico, che si trova nella stessa zona. Vale a dire quello di via Caramba. Anche perché lì accanto, al civico 18 della stessa strada, c’è un palazzo di proprietà sua. Per il quale è “in corso di presentazione una proposta di demolizione e ricostruzione, con variazione di sagoma e parziale cambio di destinazione d’uso“.
La convenzione col Comune
Per farla più semplice: se il palazzo del Comune, che è in pessime condizioni, crolla, allora rischia anche il palazzo accanto, che è quello di Cogip. Potrebbe essere pericoloso e, sicuramente, potrebbe causare rallentamenti agli eventuali lavori. Perciò: i 178mila euro che si devono pagare da una parte possono essere investiti per aiutare il Comune da un altro lato. Tecnicamente, Cogip propone a Palazzo degli elefanti uno “scomputo del contributo, compensandolo con i lavori necessari di restauro conservativo e/o ristrutturazione“.
Palazzo degli elefanti riceve la proposta di convenzione. La direzione Urbanistica propone di approvarla il 24 ottobre 2023. L’11 novembre la giunta comunale presieduta dal sindaco Enrico Trantino (presenti tutti gli assessori, tranne il vicesindaco con delega all’Urbanistica Paolo La Greca) decide che sì, l’accordo si può fare. Secondo la convenzione, Cogip holding si impegna “a eseguire i lavori di demolizione e ricostruzione e/o ristrutturazione” in via Caramba. E di farlo prima di avviare il cantiere in via Reggio. Fatti i lavori nel palazzo comunale, allora Cogip potrà ottenere il titolo edilizio.
La condizione dell’accordo
Secondo quanto appreso da LiveSicilia, il progetto esecutivo per la ristrutturazione dell’immobile municipale dovrebbe essere pronto entro un mese. Da quello si dovrebbe capire cosa, di preciso, si riuscirà a fare con 178mila euro. Probabilmente una messa in sicurezza che rimuova i rischi per l’incolumità pubblica derivanti da un palazzo, per di più pubblico, fatiscente.
Il progetto, comunque, non sarà sufficiente per fare sì che l’impresa si metta all’opera. L’accordo col Comune, si legge, avrà efficacia “alla definizione, con conseguente rilascio del permesso di costruire, del progetto che la società in liquidazione Cogip Holding srl ha, in corso di presentazione, per la demolizione e ricostruzione con variazione di sagoma e parziale cambio di destinazione d’uso riguardante l’immobile di via Caramba costruito in adiacenza a quello di proprietà del Comune di Catania”. E cioè: prima che si metta in sicurezza l’immobile pubblico, i privati dovranno ricevere il permesso di demolire e ricostruire il loro immobile subito accanto.