Omicidio a San Gregorio, danneggiata l'ambulanza del 118

Omicidio a San Gregorio, danneggiata l’ambulanza del 118

Interviene Riccardo Castro, presidente del Seus
NEL CATANESE
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CATANIA – Un’ambulanza del 118, intervenuta a San Gregorio di Catania, dove c’era stata la sparatoria in cui ha perso la vita il 23enne Carlo La Verde, è stata danneggiata da alcuni giovani.

Appena arrivato sul luogo, il personale è stato aggredito verbalmente, ma è stato poi fatto entrare nella villa dove è avvenuto il delitto. Qualcuno però ha danneggiato l’interno dell’ambulanza, che dovrà essere riparata e sostituita.

Interviene Riccardo Castro, presidente della Seus 118. “Con profondo rammarico – afferma – apprendendo dell’episodio accaduto questa notte: una nostra ambulanza, impegnata in un intervento di soccorso, è stata colpita.

È l’ennesimo atto di violenza che suscita forte preoccupazione e indignazione”. Il direttivo di Coes Sicilia, che rappresenta gli autisti soccorritori, invita a “non ignorare più la crescente pericolosità che gli equipaggi del 118 affrontano quotidianamente durante le missioni di soccorso”, perché “ogni aggressione subita è una ferita per tutti noi, impegnati ogni giorno a salvare vite umane”.

“Ogni giorno – spiega il Coes Sicilia – siamo esposti a rischi enormi e, per questo, chiediamo con forza maggiore tutela e sicurezza. Rivolgiamo un appello alle istituzioni: aiutateci. La nostra non è una strumentalizzazione. Non chiediamo di essere considerati eroi, né chiediamo riconoscimenti speciali: chiediamo soltanto rispetto, dignità e sicurezza da parte della cittadinanza e delle istituzioni”.

Per “lanciare ancora una volta il nostro grido d’allarme, senza creare disservizi e continuando a svolgere con orgoglio il nostro dovere”, il Coes annuncia uno sciopero simbolico di tre ore 1 maggio. Dalle 9 alle 12, in tutta la Sicilia, ci sarà uno “sciopero virtuale”, una protesta simbolica con l’applicazione di un adesivo nei mezzi di soccorso. Continueremo a garantire regolarmente il servizio, ma sarà chiaro il nostro disagio.Non interrompiamo il servizio perché è essenziale per la salute pubblica”.

“Il 1 maggio – annuncia il presidente Castro – sarò al loro fianco, come sempre, i ‘miei ragazzi’, per portare loro la mia vicinanza e il mio sostegno nel segno del rispetto e della gratitudine per il lavoro che svolgono ogni giorno con coraggio e dedizione”. 


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