24 Marzo 2023, 13:08
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“A prima vista non siamo proprio soddisfatti, ma è una bozza che stiamo studiando e offriremo le nostre conclusioni. Avremmo voluto una riserva per i lavoratori Covid, non semplicemente un punteggio per i concorsi, per chi resta escluso dalle stabilizzazioni, a quanto pare di capire, leggendo. Entro la fine della settimana prossima dovremo offrire le nostre conclusioni, poi si vedrà”. Danilo Borrelli, battagliero segretario della UilTemp, commenta la mossa dell’assessorato regionale alla Salute per i lavoratori precari che hanno affrontato la pandemia. Un testo in via di definizione che tenta di affrontare l’impasse.
Il piano indica un percorso verso la stabilizzazione. Si legge nella bozza passibile di revisione: che “è consentito assumere a tempo indeterminato il personale dirigenziale sanitario, sociosanitario e amministrativo reclutato dagli enti del Servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile e anche qualora non più in servizio. Che abbia maturato o che maturerà al 31 dicembre 2024, alle dipendenze di un ente del Servizio sanitario nazionale, almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022”. Tutto, ovviamente, legato alla ricognizione del fabbisogno delle Asp.
“Per il restante personale escluso dalle procedure di stabilizzazione sopra citate – si legge ancora – e che abbia maturato almeno sei mesi di servizio, durante il periodo di emergenza, per come sopra individuato” è possibile “riconoscere un punteggio premiale fino a un massimo di cinque punti”. Complessivamente, si tratta di una proposta di valorizzazione del lavoro svolto durante la pandemia, attraverso un meccanismo – fino a una eventuale definizione – suscettibile di interpretazioni.
“Grazie all’iniziativa di Cgil e Uil assieme alle categorie Funzione pubblica e Nidil Cgil e Uiltemp e Uil Fpl e alla mobilitazione dei lavoratori, la vicenda dei precari Covid, che il governo dava per chiusa col finire dell’emergenza, è stata riaperta. Il protocollo proposto dall’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo è un primo passo in questa direzione cui devono seguire subito contenuti concreti in termini di tempistica e di percorso”. Così scrivono in una nota congiunta i segretari di Cgil e Uil regionali Alfio Mannino e Luisella Lionti.
Si continua a leggere: “per potere parlare di svolta occorrono fissare alcuni elementi: che vengano intanto stabilizzati subito coloro che hanno raggiunto i requisiti, che vengano indicati Asp per Asp tempi certi per i bandi di concorso previa ricognizione del fabbisogno, che vengano concordati i criteri per la riserva per chi ha lavorato nei mesi della pandemia in tutti i ruoli compreso quelli amministrativi e tecnici, che i concorsi già avviati tengano conto delle novità concordate e intervenute, che vengano prorogati in attesa dei concorsi i contratti a partire da quelli del personale sanitario, senza il quale il sistema pubblico che si è retto anche sul loro lavoro rischia di andare a rotoli”.
Ma c’è chi ha accolto la proposta con maggiore entusiasmo. “Siamo soddisfatti per la decisione dell’assessore alla Salute di emanare linee di indirizzo univoche per tutte le aziende – dicono Alfredo Guerriero e Fabrizio Bilello del Nursind -. Abbiamo ricevuto un protocollo d’intesa che studieremo sin da subito per proporre eventuali integrazioni o modifiche. Possiamo intanto cogliere segnali positivi nella vertenza che interessa i 56 operatori socio sanitari a rischio licenziamento a Villa Sofia, per i quali si aprono spiragli per la proroga”. (rp)
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24 Marzo 2023, 13:08