Sanità, ecco il bando da 80 milioni | La 'mini-Consip' delle polemiche - Live Sicilia

Sanità, ecco il bando da 80 milioni | La ‘mini-Consip’ delle polemiche

Dopo i contrasti dei mesi passati, nuova gara milionaria. Nei prossimi giorni scadono due avvisi per altri 140 milioni.

PALERMO – Al governatore Crocetta quello strumento non piace. Quella sorta di “mini-Consip” siciliana è stata nel recente passato indicata da Rosario Crocetta come una struttura che avrebbe finito per favorire le multinazionali, a danno delle imprese siciliane, frenando persino il Pil regionale. Ma la Centrale unica di committenza, nata per la gestione degli acquisti e delle forniture per la Regione e posta all’interno dell’assessorato all’Economia, va avanti. E proprio in queste ore ha pubblicato un mega-bando per la Sanità siciliana.

Un bando da oltre 80 milioni di euro, per l’esattezza, per la “fornitura di stent coronarici e periferici per le Unità operative di emodinamica, chirurgia vascolare e radiologia interventistica delle aziende sanitarie regionali”.

Appena un mese fa, tre le polemiche, era invece stato sospeso un altro bando, stavolta da 31,7 milioni di euro per l’affidamento della gestione dei servizi per la piattaforma informatica. Il responsabile della centrale, l’avvocato Fabio Damiani, ha firmato i primi di aprile un decreto con il quale ha appunto stoppato la gara che era stata inviata già per la pubblicazione anche alla Gazzetta europea, “alla luce della corrispondenza intercorsa tra Sicilia e-Servizi e l’assessorato all’Economia che rendono necessaria un’attività di verifica della procedura”.

Alla base della decisione, spiegò Baccei, non ci sarebbe stata una ragione politica, bensì tecnica. Ma il riferimento a Sicilia e-servizi apriva chiaramente un altro fronte. Secondo il dirigente regionale a capo della Centrale unica, infatti, l’amministratore unico Antonio Ingroia aveva fatto sapere che la società da lui guidata era in grado di gestire quell’affidamento. E così, tutto si sarebbe fermato per verificare la fattibilità di questa proposta. In quei giorni, però, Crocetta attaccava il “sistema Consip” anche in Sicilia: “Con 6 miliardi di euro di appalti centralizzati (Consip), – disse Crocetta i primi di marzo – la Sicilia perderà 7,5% di Pil. E’ un danno incalcolabile per la Sicilia, per tutti i siciliani, le imprese e i disoccupati. Il sistema Consip, in atto, viene utilizzato per spostare risorse della Sicilia e del Mezzogiorno, a favore delle grandi imprese del centro-nord, a favore di gruppi monopolistici, danneggiando le piccole e medie imprese. La Sicilia – proponeva Crocetta – deve utilizzare una propria piattaforma informatica per le gare telematiche, affidata a un soggetto pubblico e non a privati e lo può fare – conclude il presidente – mediante Sicilia e-Servizi”.

Intanto la Centrale unica va avanti, come detto: ecco un bando da 80 milioni di euro. Mentre procedono gli altri. Tra la fine di maggio e i primi di giugno è prevista la scadenza per altri due avvisi milionari. Prima toccherà all’affidamento del servizio “di ritiro, trasporto e smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi e non pericolosi prodotti nelle strutture sanitari”, un bando da oltre 24 milioni. Quindi, ecco una gara da quasi 115 milioni per “l’affidamento della fornitura di ausili per incontinenza e assorbenza, prestazioni e servizi ad essi connessi, per le aziende sanitarie del sistema sanitario regione siciliana”. Una gara (anche) per i pannoloni, quindi. Che in passato furono oggetto di scandali, inchieste e accuse.


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