Il nuovo corso della sanità siciliana ricomincia da zero. Diciasette nomi nuovi per le aziende sanitarie e ospedaliere ridisegnate dalla riforma, senza nessuna riconferma. E senza “spargimenti di sangue” dentro la giunta o la maggioranza, ci tengono a sottolineare Raffaele Lombardo e Massimo Russo, nella conferenza stampa di presentazione dei nuovi manager. Eppure, passano solo poche ore, e malgrado l’acqua sul fuoco di Lombardo e Russo, i mal di pancia degli alleati si fanno sentire. E’ il coordinatore del Pdl siciliano Giuseppe Castiglione, da tempo in aperta rottura col governatore, ad attaccare, parlando di lottizzazione: “Si parli di tutto e di più, ma si lascino da parte i presunti meriti professionali e i curriculum che non c’entrano nulla”.
“Niente sangue”
“Nessun litigio e nessuno spargimento di sangue”. Raffaele Lombardo ci tiene a “smentire le notizie false” circa le presunte tensioni interne alla giunta che ieri ha partorito i nomi dei 17 nuovi manager della Sanità siciliana. Russo ci scherza subito su, scusandosi con i giornalisti “per le macchie di sangue lasciate sul tavolo della giunta”. “Le scelte sono state prese all’unanimità in due riunioni in cui la politica ha scelto. Perché se non sceglie la politica sceglie qualcos’altro”, ha detto l’assessore Russo nella conferenza stampa a Palazzo d’Orleans dove questa mattina sono stati presentati i 17 dirigenti delle aziende sanitarie e ospedaliere, nominati ieri a tarda sera. Alla conferenza hanno preso parte, oltre a Lombardo e Russo anche tutti i nuovi manager, il presidente della commissione Sanità Giuseppe Laccoto, gli assessori regionali Michele Cimino, Caterina Chinnici e Nino Strano. Le nuove aziende, ridisegnate dalla riforma della Sanità votata nei mesi scorsi dall’Ars, partiranno il primo settembre.
Parte la riforma
Con le nomine di ieri sera scatta, in tempo, il primo passaggio per applicare la riforma della sanità varata nei mesi scorsi dall’Assemblea regionale siciliana, che ha disegnato le 17 nuove aziende sanitarie e ospedaliere. Nessuna riconferma, dunque, per i precedenti dirigenti, anche se, ha detto l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo, “dei 29 manager uscenti, qualcuno aveva fatto bene, ma abbiamo voluto dare un segnale di cambiamento”.
Lombardo ha sottolineato che “i 17 nuovi manager non avranno un lavotro facile” e ha spiegato che nel riformare la sanità siciliana “non si può ridurre tutto ai tagli, si deve risparmiare ma anche fare toccare con mano che la qualità degli ospedali migliora”. A questo riguardo, l’assessore Russo e il governatore hanno concordato nell’individuare nel numero di siciliani che si recano fuori dall’Isola per curarsi un parametro significativo per valutare la qualità del sistema sanitario.
Lombardo ha espresso soddisfazione perché la Sicilia è “l’unica regione tra quelle a rischio che non è stata comissariata”. Soddisfatto anche Russo: “In 14 mesi abbiamo fatto quello che nessuno pensava potessimo fare. La legge era un pezzo di carta che adesso si invera in scelte di professionalità”. Russo ha spiegato che alla prossima riunione di giunta, l’esecutivo regionale prenderà atto degli obiettivi che vengono dati ai manager, che saranno sottoposti a controlli trimestrali. Lombardo ha aggiunto che “al sistema del risparmio finanziario e del miglioramento della qualità vanno ispirate tutte le scelte del goerno regionale, non solo nella Sanità ma in ogni ramo dell’aminisrazione”.
L’attacco di Castiglione
Ma dall’ala “lealista” del Pdl, Giuseppe Castiglione la vede in tutt’altro modo. Il coordinatore del Pdl non usa mezzi termini: “Ancora una volta – attacca – Lombardo ha fatto prevalere la logica di appartenenza politica e partitica a quella della professionalità. Ha preferito azzerare, tout court, tutta la classe dirigente, sacrificando anche giovani e bravi manager, che hanno fatto bene in questi anni, come Gigi Marano, Francesco Iudica e Fulvio Manno, per esempio, sostituendola con personaggi che, tranne qualcuno, di nuovo hanno poco. Alcuni sono già stati, con alterne fortune, ai vertici delle aziende sanitarie, e quindi non è vero che sono tutti volti nuovi, altri, invece, sono dirigenti di partito, comunque fedelissimi del presidente”. Secondo Castiglione, i partiti di maggioranza non sono stati coinvolti nella scelta dei nomi, se non l’Mpa di Lombardo.
Ecco chi sono i manager
Salvatore Olivieri alla Asl 1 Agrigento, Paolo Salvatore Cantaro all’Asl 2 Caltanissetta, Giuseppe Calaciura all’Asl 3 Catania, Nicola Renato Baldari all’Asl 4 Enna, Salvatore Giuffrida all’Asl 5 Messina, Salvatore Cirignotta all’Asl 6 Palermo, Ettore Gilotta all’Asl 7 Ragusa, Franco Maniscalco all’Asl 8 Siracusa e Fabrizio De Nicola all’Asl 9 Trapani. Al vertice dell’azienda Cannizzaro di Catania è stato nominato Francesco Poli, al Papardo di Messina Armando Caruso, all’azienda Cervello-Villa Sofia di Palermo, Salvatore Di Rosa. Al Garibaldi di Catania Anelo Pellicanò, Dario Allegra è stato nominato al vertice del Civico di Palermo. Ignazio Tozzo guidera’ l’azienda Policlinico V.E. di Catania, Giuseppe Pecoraro l’azienda Policlinico di Messina e Mario La Rocca l’azienda Policlinico di Palermo.