“Nessuna finalità politica. Vogliamo solo mettere in luce le inefficienze di un sistema che interessa la salute dei cittadini”. Così Giuseppe Limoli apre la conferenza stampa di Pdl e Pid con la quale vengono messi in luce i punti della mozione di censura a Russo.
Ma la politica c’entra, eccome. Anche perché, seduto tra gli “accusatori” di Russo figura anche Carmelo Incardona, di Forza del Sud. Una specie di “dichiarazione di voto” dei miccicheiani in vista del voto in Aula di questo pomeriggio.
“Russo – attacca Limoli– aveva detto, all’inizio del suo mandato, che la sua nomina avrebbe consentito di tenere la politica fuori dalla sanità. Quelle parole – racconta – persino in me suscitarono interesse per quello che sembrava un messaggio nuovo. E invece – continua Limoli – la politica è entrata subito, al primo banco di prova: quello della nomina dei 17 direttori generali. E, casualità, il 60% di questi apparteneva al Mpa”.
E un caso su tutti viene sottolineato da Limoli: “Il caso del manager Allegra, investito pubblicamente, in tv, su un caso di malasanità. E sostituito da Pullara che, guarda caso, è stato candidato alle amministrative di Licata in una lista appoggiata dall’Mpa”.
Tornando alla sanità siciliana: “Persino un dipendente dell’Ars – rivela – non ha potuto sottoporsi ad alcune analisi perché mancavano le provette. È il simbolo di una sanità carente nelle risorse, nel personale, nelle strutture”.
Altro motivo di attacco: “Le notizie diffuse dall’assessore. Notizie che quasi mai corrispondono alla realtà. Russo – spiega – ha detto di avere ereditato un buco da un miliardo di euro. È falso. E non lo diciamo noi, bensì la Corte dei Conti. Anzi, i magistrati contabili hanno spiegato che un deficit di quasi un miliardo era stato lasciato dall’ex assessore Pistorio. Il suo successore Lagalla, invece, in pochi anni è riuscito a far scendere questo deficit fino a 230 milioni. Questa è la verità, certificata dalla Corte dei Conti”.
“Noi – continua Limoli – oggi fungiamo da megafono per il popolo siciliano. Il disagio ormai è diventato insopportabile. Ognuno si faccia un esame di coscienze: le cose, purtroppo, stanno proprio così”.
Ultimo attacco: “Oggi, e con un’ulteriore iniziativa parlamentare, approfondiremo anche il caso della cardiochirurgia pediatrica di Taormina, “regalata” al Bambin Gesù, dopo essere stata azzerata e cancellata. La convenzione non ci convince. Sappiamo anche che i medici che arrivano da Roma (un cardiologo, un cardiochirurgo e un cardioanestesista) soggiornano nei migliori alberghi di Taormina e, a quanto ci risulta, lavorano dal martedì al giovedì. Quanto ci costa questo scherzetto? Tra i sette e gli otto milioni l’anno. Forse, una cosa simile, andava discussa in Commissione o in Assemblea. E vorremmo anche conoscere – conclude – l’utilità della chiusura dei reparti di cardiochirurgia del Civico e del Policlinico con il trasferimento all’Ismett”.
“Questa mozione – ha detto il capogruppo del Pdl all’Ars, Innocenzo Leontini (nella foto) – fotografa il fallimento della sanità siciliana. L’assessore Russo continua a coprire questo fallimento con una campagna di mistificazione. Basti pensare al fatto che non sono stati creati Pta, sono state organizzate solo inaugurazioni folcloristiche”. “Russo – gli fa eco Francesco Scoma – non ha risolto nulla. La sua riforma è solo pubblicitaria. I costi non sono diminuiti e, invece, sono diminuiti i posti-letto. Insomma, l’assessore si è dimostrato inefficiente e lo conferma il fatto che negli ultimi tre anni il deficit non è diminuito. E, puntuale, è arrivato anche il malumore di chi, finora, lo aveva sostenuto”.