CATANIA – Dopo le tante denunce che si sono susseguite sugli organi di stampa, ed anche alle procure da parte del Sindacato delle professioni Infermieristiche NurSind, e le continue e pressanti richieste ai vari Commissari Straordinari dei diversi nosocomi cittadini e dell’Asp nei mesi scorsi, è arrivato il momento di confrontarsi con le altre Istituzioni, che per i ruoli ricoperti, hanno poteri di programmazione, di controllo e di giudizio sull’operato dei Direttori generali delle varie Aziende Ospedaliere, e che soprattutto hanno il compito di riconoscere lo stato di salute della popolazione e di prendere gli opportuni provvedimenti qualora si configurino delle criticità nell’erogazione di una adeguata assistenza, secondo i livelli assistenziali previsti e stabiliti a livello nazionale e a livello regionale.
Ancor di più, in un momento in cui la sanità catanese non trova pace, dato la probabile revoca delle nomine dei Direttori generali dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro e dell’Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele – Policlinico Catania, ci è sembrato opportuno come Organizzazione Sindacale, rivolgere il nostro appello al primo cittadino della città etnea, che si è sempre dimostrato sensibile alle problematiche legate alla salute dei propri concittadini.
“La situazione è veramente allarmate” – afferma Salvatore Vaccaro, Segretario Provinciale NurSind Catania – “siamo molto preoccupati per la situazione esplosiva che si sta creando nella nostra Città, continuiamo a denunciare, a tutti i livelli le gravi criticità esistenti all’interno dei nostri nosocomi veramente esterrefatti dall’inerzia istituzionale riscontrata in alcuni casi.”
Ripercorriamo le varie tappe che ci hanno portato a richiedere questo incontro. Come i più sanno è nel codice genetico del Sindacato delle professioni Infermieristiche NurSind, portare nelle sede competenti i problemi non solo dei propri iscritti, relativi alla cronica carenza di personale Infermieristico nei diversi nosocomi cittadini, ma i problemi, che hanno delle ricadute sull’assistenza erogata ai nostri stessi concittadini.
Ma cominciamo con ordine, è del 22 Febbraio di quest’anno la prima denuncia a mezzo stampa della nostra O.S., circa le proteste degli Infermieri presso l’Azienda ARNAS Garibaldi, nella quale si facevano presenti le situazioni di grave criticità nei reparti di Nefrologia, Oncologia medica, Pronto Soccorso Ostetrico e Ginecologia e Pronto soccorso generale, le due Ortopedie e le due Rianimazione, che portò a dichiarare lo stato di agitazione dei dipendenti e ad un incontro davanti al Prefetto. Questo per quanto attiene l’Azienda ARNAS Garibaldi.
Stessa situazione nelle due altre grandi aziende ospedaliere catanesi. Risale al 02 Marzo, l’intervista sul quotidiano cittadino “La Sicilia”, all’ex Commissario Straordinario dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro, Dott. Cantaro, (in seguito alla denuncia esposto del Presidente dell’Antiracket e della Confcommercio Claudio Risicato, che aveva chiesto alla Regione, un aumento dei posti letto nell’Unità di Terapia Intensiva Respiratoria della stessa Azienda, dopo una problematica legata alla salute della moglie che aveva rischiato la morte per l’esiguo numero di posti letto disponibili, proprio in quel reparto), in cui lo stesso Commissario parlava di riorganizzazione del reparto in questione, per il quale era previsto un locale più adeguato ed un incremento del personale Infermieristico, ma come dimostra la denuncia a mezzo stampa, sempre sullo stesso quotidiano da parte del NurSind, ma successiva di qualche mese (12 Giugno 2014), alle buone intenzioni non ha fatto seguito nessuna azione concreta, come dimostra il perdurare delle criticità riguardante la mancanza di personale infermieristico, e la cronica mancanza di personale di supporto alle attività assistenziali dirette al paziente.
A seguire si sono succedute le manifestazioni in difesa dei cittadini per primi e del personale infermieristico che opera in condizioni davvero al limite, sia per quanto concerne il numero degli stessi e degli strumenti necessari per erogare una buona assistenza.
La situazione attuale, dopo l’ennesima denuncia di maggio sulla carenza nei tre principali nosocomi catanesi, è rimasta immutata, con in più il problema di concedere le ferie al personale, come previsto dal nostro contratto collettivo nazionale e dalla stessa Costituzione.
La situazione è decisamente sconfortante in tutte le aziende ospedaliere – Continua Vaccaro – parliamo di una mancanza, per garantire un minimo di qualità assistenziale, di circa 150 unità di personale infermieristico e la cosa più grave e che gli infermieri mancano proprio in quei reparti dove sono “essenziali”.
Tempi d’attesa infiniti nei pronto soccorso e personale delle terapie intensive ridotto al lumicino, questo è il quadro che evidenzia un situazione dove gli interventi sono ormai improcrastinabili.
A nulla rileva che le piante organiche risultino quasi sature se poi sistematicamente si deve ricorrere ai doppi turni per garantire il servizio; quindi o il personale non c’è o altrimenti viene impiegato in maniera impropria. Diversamente qualcuno ci spieghi l’utilizzo programmato di grandi quantità lavoro in extraorario tali da sforare sistematicamente il tetto previsto per i dipendenti a scapito di ulteriori assunzioni.
Il coinvolgimento del primo cittadino della città etnea, nasce dalla consapevolezza che la situazione è prossima al collasso e che i nostri cittadini rischiano di subire le conseguenze peggiori. Sono disponibili numerosi studi che dimostrano, che al diminuire del numero di Infermieri peggiora l’assistenza ed aumenta il rischio che i pazienti abbiano out comes, non in linea con le attese di chi eroga assistenza e di chi viene assistito.
Sono quasi due anni che le nostre Aziende ed i professionisti che per queste lavorano, ed i pazienti che ad esse afferiscono, attendono risposte.
L’Assessore alla salute, Dott.ssa Borsellino sa bene che affidare ad altri Commissari la gestione delle nostre Aziende ospedaliere, rischia di far peggiorare la già complessa situazione nella quale versano le nostre strutture.
Ci chiediamo e vi chiediamo, ma è questo che cittadini e i professionisti della salute meritano?
Non possiamo più aspettare. Ci Auguriamo veramente di riuscire a “fare squadra” nell’interesse della cittadinanza; contrariamente prenderemo atto, ancora una volta, che una politica sorda non può certo rappresentare gli infermieri !.
Attendiamo con fiducia quindi l’incontro con il nostro primo cittadino per avviare un colloquio, che veda protagonisti tutte le parti in causa e sia l’occasione per dare le risposte che tutti stiamo aspettando.