Dovrebbe essere firmato entro oggi il nuovo contratto di lavoro dei 600mila dipendenti della sanità pubblica (comparto sanità), dagli infermieri ai radiologi al personale amministrativo, oltre, tra gli altri, a ostetriche e ricercatori.
Al momento è in corso il tavolo tra sindacati e Aran (Agenzia Rappresentanza Negoziale Pubbliche Amministrazioni): dovrebbe essere confermata l’ipotesi di un aumento mensile loro di 90 euro. Tuttavia restano ancora alcuni nodi da sciogliere, a partire dalla valorizzazione della cosiddetta indennità di disagio per tutti i dipendenti sanitari che lavorano in condizioni particolari, ad esempio, di turnazione notturna o nei festivi, una questione cruciale a fronte di una carenza di risorse disponibili. Sarà inoltre normato lo smart working.
Il contratto prevedrà pure ‘incarichi di posizione elevati’ con bonus di indennità da 10 a 20mila euro. Tali posizioni saranno assegnate tramite concorso pubblico.