Sanità, Trizzino sui direttori: | "La politica resti fuori" - Live Sicilia

Sanità, Trizzino sui direttori: | “La politica resti fuori”

Commenti

    Leggendo l’intervento senza essere tifoso di nessuna della parti, Trizzino sembra quasi un componente della maggioranza.

    Trizzino da quando è Deputato ha raggiunto uno stato tale di catarsi da avere sgombrato la mente sulle metodologie di gestione di tutte le nomine, quindi anche la sua, nella sanità siciliana. Ritorni fra i comuni mortali, non faccia dietrologia ipocrita, sia pragmatico e se non può cambiare realmente il sistema putrido attuale, almeno per onestà intellettuale, taccia.

    Una scelta ponderata che dura da diciotto mesi. Anche se i direttori fossero scelti per merito, difficilmente si presenterebbero professionisti diversi da quelli già visti decine di volte. Chi volete che venga a dirigere in queste aziende?

    Si sì il decreto Calabria .
    Volti nuovi e competenti !
    Ho letto invece che in Calabria ci sono tra i papabili commissari nomi vecchi e vicino a poteri deviati e con carichi pendenti .
    Da che pulpito ……

    Comunque la vostra voce si fa sempre più flebile, ovviamente alla prossima molti di noi lo ricorderanno

    L’onorevole sembra che sia all’opposizione!!!! No che loro al governo stanno ancora tolleranti questo schifo ,ovunque per non parlare di altri ministeri allo sbando completo: vedi la giustizia

    Per non parlare solo di vertici….all’ASP di Trapani c’è la discesa degli Unni :)))Povera Sicilia, diventerà bellissima !!

    E le stelle(5) stanno a guardare.

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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