Non c’è Sanremo senza politica. Dopo un inizio tutto in sordina, in cui sembrava ci fossimo lasciati alle spalle le settimane di polemiche sulle frasi “poco sovraniste” del direttore artistico Claudio Baglioni, la seconda serata del festival è stata caratterizzata da diversi momenti di “riflessione” che hanno fatto da intervallo alle dodici esibizioni canore in scaletta.
Prima, a sbarcare sul palco dell’Ariston è stata Fiorella Mannoia, ospite “nazionale”. La cantautrice romana, presentando il nuovo singolo “Il peso del coraggio” ha cantato il suo inno contro l’indifferenza: “Allora stiamo ancora zitti che così ci preferiscono. Tutti zitti come cani che obbediscono. Ci vorrebbe più rispetto, ci vorrebbe più attenzione. Se si parla della vita, se parliamo di persone”. Versi “tuonanti”, senza mezzi termini, che suonano più come un monito che come una canzonetta da radio.
Ma a rincarare la dose è stato i comici Pio e Amedeo. I foggiani sono apparsi sul palco solo sul tardi (dopo le 23), ma la loro gag è stata fra le più discusse delle serata. Facendosi beffa del “dirottatore artistico” Claudio Baglioni e alternando riferimenti alla propria meridionalità, il duo ha lanciato non poche stoccate al vice premier Matteo Salvini.
“Tu hai fatto lo spettacolo un po’ di tempo fa. E come ti chiamavi? Colonnello? Maresciallo? No, eri capitano coraggioso, come quello là. E nello spot di Sanremo eri vestito da vigile, con la divisa. Sono tutti segnali. Strizzi l’occhio. Ma lui non è rancoroso. Ora dice le più brutte cose, ma fra 2-3 anni ti ama. Con noi meridionali ha fatto la stessa cosa. Ora ci vuole bene”.
Infine, i comici hanno chiuso l’ospitata con un breve monologo: “Da bambini un gioco era più bello se lo si faceva tutti insieme. Crescendo sentiamo la brutta esigenza di sceglierci per forza un ruolo. A noi non resta che augurare il meglio a tutti quelli che prendono le decisioni importanti e ricordare che tutti siamo stati dei bambini. E invece di tifare come ultrà da che parte stare, dovremmo solo tifare affinché si calmino le acque”.
Frasi, battute e siparietti che non sono passati inosservati agli occhi del diretto interessato. Già autore di diversi tweet di apprezzamento sulla seconda serata del Festival (su Bocelli, su Cocciante), Salvini ha poi postato un selfie che lo ritraeva davanti a un televisore. Sullo schermo c’erano proprio Pio e Amedeo, affiancati dal padrone di casa Baglioni. A corredare l’immagine del vice premier la didascalia “Evviva #Sanremo” e un occhiolino ammiccante, quasi a dire con forzata simpatia :”Sappiate che vi tengo d’occhio”.