Sant'Agata, Comitato per la legalità: "Contrastare gli abusivi"

Sant’Agata, il Comitato per la legalità: “Contrastare gli abusivi”

Renato Camarda ha puntato il dito contro le piaghe della Festa.

CATANIA. Un momento d’incontro prima del 5 febbraio, affinché le noti dolenti delle processioni agatine possano essere affrontante per tempo. Il comitato per la legalità nella Festa di Sant’Agata ha convocato stamani la stampa e i principali attori della macchina della stessa festa per ribadire la linea della trasparenza. A tenere le redini del tavolo è stato il portavoce Renato Camarda, accompagnato da Resi Ciancio, Nunzio Famoso e Marco Gurrieri. Dall’altro lato c’erano monsignor Barbaro Scionti (parroco della Cattedrale), Mariella Gennarino (presidente del comitato dei festeggiamenti), Francesco Marano (presidente emerito) e Claudio Consoli (maestro del fercolo).

“Siamo grati a Papa Francesco per la scelta d’inviare monsignor Renna a Catania, ci fa piacere sentire da lui forti richiami alla legalità”, ha detto Camarda aprendo l’incontro. “Le nostre preoccupazioni sono quelle di ogni anno”, ha sottolineato. “Sicurezza, ceroni, tempi delle processioni, contrasto degli abusivi e verifica delle donazioni alle candelore”. La lingua batte dove il dente duole, insomma. 

“Riteniamo responsabili soprattutto le autorità se la Festa, in passato, è degenerata e sfuggita di mano”, è stato ribadito. La recente crisi a Palazzo degli Elefanti, segnata “dall’espulsione del commissario comunale Federico Portoghese”, è stata arginata con l’arrivo dell’ex prefetto Piero Mattei. Quanto accaduto ha generato apprensione e ritardi.

“Non abbiate paura”. Scionti cita l’invito di san Giovanni Paolo II e si dice sereno rispetto a quanto accadrà in città. Nel farlo, ha invitato tutte le realtà coinvolte nell’organizzazione della festa a mantenere “lo spirito di condivisione”. 

Lorenzo Costanzo, segretario della Cidec, è intervenuto ribadendo la necessità di contrastare quei commercianti che lavorano abusivamente durante i giorni delle processioni, guardando in particolare quanti amministrano cibi e bevande. “Chi vigilerà sulla vendita dei prodotti scaduti?”, ha detto. Anche per questo ha lanciato la proposta di attivare, durante la festa, “un numero verde per le emergenze” e di chiedere, all’indomani del 6 febbraio, “che siano resi noti i numeri delle sanzioni emesse dalle autorità”.

All’indomani dell’ottava, il comitato presenterà il report sul coefficiente di legalità nell’edizione 2023 della festa.


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