"Santità, nessuno resti indietro" - Live Sicilia

“Santità, nessuno resti indietro”

L'incontro con i giovani
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Le domande semplici spesso sono quelle dalle risposte meno immediate. Non così per i giovani che dovranno incontrare Benedetto XVI domenica pomeriggio nella palermitana piazza Politeama. “Che parole usereste se aveste la possibilità di parlare col Papa?”. Ed è un attimo: “Che bisogna rilanciare il messaggio universale delle fede”; “Insieme ce la possiamo fare”; “Non guardare a noi, ma a chi non è seguito”; “Che il Vangelo serva per l’educazione alla legalità”; “Non lasciamo che nessuno rimanga indietro”.
Le centinaia di scout, chi accompagnato dalla famiglia, arrivati a Isola delle Femmine per partecipare alla due giorni del convegno “Lo sguardo del coraggio…per una educazione alla speranza”, sono al compimento di un percorso. Vedranno il Papa, ne sentiranno dal vivo la voce. Ma quest’incontro per loro non è un fine; è il mezzo per stare insieme, condividere idee e anche metterle nero su bianco, se non realizzarle. C’è chi ci lavora de un anno e mezzo, chi da meno. Certo è che non arriveranno all’appuntamento a mani vuote: partendo da cinque aree tematiche (ambiente, giustizia e legalità, scuola e università, lavoro, cittadinanza attiva), ogni gruppo nelle diocesi di provenienza ha sviluppato dei progetti che ora vengono discussi dai vari tavoli di lavoro, per essere presentati al Pontefice.

Federico è stanco perché si occupa dell’organizzazione dei gruppi di discussione, ed è orgoglioso: “Abbiamo scritto una canzone, e la potremo cantare domenica sul palco”. Poi c’è Giusi, che ha lavorato assieme ai suoi amici per trovare modi di recupero delle periferie disagiate del suo paese, “e abbiamo poi scritto e inviato una lettera al nostro sindaco che è uscita pure sul giornale”. Antonella ci tiene a dire che “impegnarci per noi è una cosa spontanea, lo facciamo tutto l’anno, questa occasione certo è speciale ma il nostro impegno è costante”.

Domenica è il loro giorno. Dalle sedici in poi saranno tutti assieme ai ventimila e forse più ragazzi che gomito a gomito saluteranno l’arrivo del Papa, per poi lasciarlo con un arrivederci. Si divideranno anche tra di loro, ma tanto di tempo e voglia per rivedersi ne hanno. Tanta.

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