TRAPANI – Una piccola frazione di mille abitanti a una manciata di chilometri da Trapani: Monte Erice sullo sfondo e le pale eoliche che popolano uno scenario in cui si mischiano vigneti e distese di grano. La Provinciale che dal capoluogo conduce nell’entroterra trapanese, due lunghe file di case ai lati. La scalata politica di Mimmo Fazio, arrestato oggi con l’accusa di corruzione, è partita da qui, da Fulgatore, dove ha anche sede l’azienda vitivinicola di famiglia, la ‘Fazio Wines’.
Docente di materie giuridiche all’università, spicca il volo in politica nel 2001, quando centra l’elezione a sindaco al primo turno sfondando il tetto del 60%. Sindaco dai metodi ‘spicci’, capace di supervisionare anche i piccoli cantieri e sorvegliare sull’ordine e la pulizia della città in prima persona. Vive il periodo d’oro di Forza Italia: Fazio, allora in piena sintonia con D’Alì, diventa anche il sindaco della Louis Vuitton Cup, una delle più prestigiose competizioni velistiche che accompagna la Coppa America. A Trapani arrivano milioni di euro, la città viene scoperta dal grande pubblico e dai turisti e il centro storico rinasce.
Nel 2007 la ricandidatura sotto lo scudo del Pdl e ancora una volta i trapanesi lo premiano con un 64,7% che annulla il candidato del centrosinistra, quel Mario Buscaino già sindaco della città che si ferma poco sopra il 22%. Oggi Buscaino è capolista in una delle liste che sostengono D’Alì.
Nel 2012 Fazio e D’Alì scelgono l’ex generale dei carabinieri Vito Damiano, che finisce per indossare la fascia tricolore. Fazio viene eletto in Consiglio comunale ma presto è rottura con D’Alì. Le cronache del 2012 lo vedono come uno degli attori di una mega rissa in Consiglio comunale scatenatasi dopo un dibattito sul presunto disavanzo lasciato dalle sue amministrazioni. Il tutto avvenuto in quello stesso Consiglio comunale che poi, per un’altra vicenda legata a una lite con l’ex presidente dell’Atm Vito Dolce, lo dichiarò decaduto per incompatibilità da consigliere. Fazio, nel frattempo diventato deputato regionale, si rivolse al Tar contro la decisione del Consiglio: i giudici amministrativi, nei giorni scorsi, hanno rigettato il ricorso per difetto di giurisdizione ma nelle more il giudice ordinario del Tribunale di Trapani gli ha dato ragione, dando così il via libera definitivo alla ricandidatura a Palazzo D’Alì con lo slogan “Ripartiamo”. In squadra, come assessore designato, anche Annemarie Collart Morace, moglie di Vittorio, armatore e patron del Trapani Calcio, oltre che padre di Ettore, arrestato oggi insieme con Fazio.
I rapporti tra Fazio e la famiglia Morace sono lontani nel tempo. Pochi giorni fa una polemica a metà tra il calcio e la politica: il Trapani gioca in casa una delle partite decisive per la salvezza in Serie B e Fazio, poco prima dell’incontro, fa un giro di campo insieme con Ettore e Vittorio Morace. Scoppia la polemica e il candidato sindaco si difende ricordando di essere stato lui a spingere Morace senior a rilevare il club negli anni in cui rischiava il fallimento: “E’ meschino immaginare che il mio stare al fianco del presidente Morace sia legato alla campagna elettorale”, le parole con cui Fazio chiuse il caso.