Schifani: "A Catania abbiamo rischiato la tragedia" - Live Sicilia

Schifani: “A Catania abbiamo rischiato la tragedia”

Commenti

    B R A V I S S I M O
    Basta con la cretinaggine delle “città metropolitane”

    OTTIMO
    La Stupidaggine delle Città Metropolitane è stata vergognosa

    E vaiiiii va a Catania per vedere i danni e sfrutta i disastri per preparare poltrone e province. Vergognatevi

    con tutti i soldi spesi per l’acquisto dei mezzi della protezione civile….ci accorgiamo che se nevica sul vulcano più alto d’europa….dobbiamo farci prestare i mezzi dall Calabria? non dalla Svizzera…ma dalla Calabria!!
    poveri noi….alla faccia del fiore all’occhiello Protezione Civile Regionale 🙁

    NOOO! MA VERO DICI?? MA GUARDA……SCHIFANI IL BELL’ADDORMENTATO SI E’ ACCORTO DELLE CRITICITA’! E COSA PROPONE PER RIMEDIARE?? UN SISTEMA DI PROTEZIONE RETTO DA ESPERTI CHE FUNZIONI? MA NO OVVIAMENTE, IL RIPRISTINO DELLE PROVINCE PER POTER RIPIAZZARE I POLITICI CHE INTERESSANO! OVVIAMENTE,…….A SPESE NOSTRE! BRAVOOOOOOO!!!

    LE province…per tornare ai tempi dei borboni a spese del contribuente che dovrà finanziae le loro scartine che non sanno dove parcheggiare

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Dici benissimo Sottile, il primo step in assoluto è quello di giuste figure professionali in rapporto ai pazienti da assistere. Secondo step da perseguire è quello che le figure professionali impegnate nella sanità devono fare il giusto lavoro, perché alle volte tante volte ci sono fannulloni a ricoprire i posti di lavoro nel SSN. Terzo step è quello dell'informazione, in quanto pazienti ignoranti non capiscono le varie figure e i loro compiti da svolgere quindi fanno confusione nell'additare il parente o semplicemente lamentarsi verso figure professionali che hanno svolto il massimo del proprio lavoro. Quarto step, sempre nel combattere l'ignoranza del paziente, far capire che è ospite di una struttura pubblica ma non significa che la paragoni a casa sua, quindi vige il rispetto delle regole e della parità tra i pazienti assistiti. Quinto step lo aggiungo io, ci vuole l'educazione dei pazienti verso le figure professionali che svolgono il proprio lavoro al di sopra delle loro competenze. Ovviamente sono compiti dell'azienda far rispettare le regole, ma quando ci sono veri lavoratori che fanno la differenza possono riuscire a far rispettare le regole, ma devono essere solo eccezioni e non abitudini, quindi chi di competenza è giusto che provveda al più presto almeno esaudendo il primo step, il più necessario.

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