Il presidente del Senato Renato Schifani è giunto stamattina nel Giardino inglese di Palermo, dove si svolge la manifestazione organizzata in occasione del 65/o anniversario della Liberazione. Alla cerimonia sono presenti esponenti della forze dell’ordine, le autorita’ cittadine, i vertici della forze armate e un centinaio di cittadini.
”Non c’e’ dubbio che il nuovo federalismo dovra’ essere solidale. Tra l’altro la stessa legge-delega prevede interventi perequativi per le regioni piu’ deboli”, ha detto il presidente del Senato, ”non dobbiamo abbandonare – ha aggiunto Schifani – la grande sfida del federalismo che consentira’ di mettere in moto una competizione di efficienza amministrativa tra tutte le aree del Paese. Quella del 25 Aprile deve essere in maniera categorica la festa dell’unita’ d’Italia e della coesione sociale alla quale ci richiama il presidente della Repubblica. L’Italia ora piu’ che mai, alla vigilia dell’approvazione delle norme sul federalismo, deve richiamarsi a questi alti valori anche in memoria dei sacrifici che milioni di italiani hanno fatto per il nostro paese”. Il presidente del Senato ha poi ricordato il ruolo dei Partigiani ai quali, ha detto, ”bisogna guardare con grande riconoscenza e affetto”. La presenza di Schifani alla manifestazione organizzata nel Giardino inglese di Palermo ha smorzato le polemiche sorte nei giorni scorsi, quando si era appreso che il 25 Aprile sarebbe stato ricordato dalle istituzioni e, in particolare, dalla seconda carica dello Stato, nel corso di una manifestazione separata organizzata in piazza Vittorio Veneto. La rappresentanza dei partigiani siciliani aveva reagito facendo sapere che non sarebbe stata presente alla manifestazione. Da qui la decisione di unificare le due iniziative. ”Mi e’ sembrato doveroso – ha detto il presidente del Senato – ed ho accettato di venire senza esitazioni”.
”Nell’interesse del Paese – ha concluso – continuo ad augurarmi che venga assicurata la governabilita’ alla coalizione uscita vincente dalle urne perche’ gli italiani hanno diritto ad avere una stabilita’ dell’esecutivo che risolva i loro problemi”.