PALERMO – Il tema delle Commissioni tiene banco all’Ars. Una nuova versione aggiornata della griglia con la suddivisione dei posti per i gruppi circola tra i corridoi di Palazzo dei Normanni.
La partita delle Commissioni
Qualche ritocco, rispetto allo schema stilato venerdì, che testimonia comunque che la pratica è in dirittura di arrivo mentre sullo sfondo si consuma la spaccatura di Forza Italia. Il gruppo capitanato da Stefano Pellegrino si riunirà oggi pomeriggio per un confronto sulla linea da adottare in vista del voto in aula previsto per mercoledì. Sul tema del giorno è intervenuto anche il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. “Abbiamo già inviato la prima bozza con il riparto nelle commissioni rispetto al numero dei componenti che ogni partito dovrà esprimere. Confidiamo di poter votare già mercoledì la costituzione degli organi”, ha spiegato.
Affari Istituzionali e Bilancio
Ma andiamo alla composizione delle commissioni. La Commissione affari istituzionali che, secondo l’accordo di massima stretto dai maggiorenti del centrodestra, dovrebbe essere presieduta da un uomo della nuova Dc (Ignazio Abbate) e dovrebbe essere così composta: 2 deputati a testa per FdI, Pd, M5S e Forza Italia 1. Uno ciascuno per autonomisti, leghisti, Dc, Sud chiama Nord e Forza Italia 2. N
Alla seconda Commissione (Bilancio) che dovrebbe presiedere un meloniano (in pole c’è l’etneo Dario Daidone, vicinissimo al senatore Salvo Pogliese, ma il nome sta riscuotendo molte resistenze perchè il deputato alla prima legislatura), FdI dovrebbe piazzare tre deputati, il Pd due. Una casella spetterà rispettivamente ai cuffariani, agli autonomisti, alla Lega, ai gemelli diversi di Forza Italia 1 e Forza Italia 2, Sicilia Vera e Sud chiama Nord.
Attività Produttive e Territorio e Ambiente
Secondo la griglia aggiornata, Fratelli d’Italia (che, complice la spaccatura degli azzurri la fa da leone) dovrebbe piazzare due pedine dentro la Commissione attività Produttive (la cui presidenza spetta agli azzurri di Stefano Pellegrino), lo stesso numero di onorevoli spetta a Pd e M5S e Forza Italia 1. Il mosaico si dovrebbe comporre con un tassello a testa per Mpa, Dc, Lega e Sud chiama Nord.
La Commissione Territorio e Ambiente (che dovrebbe essere guidata dagli autonomisti), ad oggi, sarebbe composta da tre esponenti di FdI e M5S e 2 dem. Una casella a testa dovrebbe essere riempita rispettivamente da Mpa, Dc, Lega, Sicilia Vera e Forza Italia 2. Tre posti in Commissione Cultura dovrebbero andare a Fratelli d’Italia che dovrebbe esprimerne anche la presidenza, due a testa agli azzurri capitanati da Stefano Pellegrino e al Pd e uno ciascuno per M5S, Dc, Lega, miccicheiani, Sicilia Vera e Sud chiama Nord.
Sanità e UE
La Commissione Sanità, che in base agli accordi dovrebbe essere guidata dal leghista Pippo Laccoto, dovrebbe essere composta da due deputati espressi rispettivamente da FdI, Forza Italia 1, Pd, M5S. Dovrebbero piazzare un loro uomo all’interno della Commissione, schema alla mano, la Dc, il Mpa, Lega, Sicilia Vera e Forza Italia 2.
La Commissione dell’esame delle attività Ue vedrebbe un numero preponderante di componenti del Movimento Cinquestelle: tre. Due a testa per meloniani, azzurri “ortodossi” e democratici. Sud chiama Nord, Sicilia Vera, Lega e cuffariani dovrebbero piazzare una pedina a testa. Su questa griglia (provvisoria) a Palazzo si sta ragionando in vista del voto di mercoledì, ultimo (solo in ordine di tempo) banco di prova per la tenuta della maggioranza.