PALERMO – “Stiamo vivendo un momento di crescita, certificato da società di rating, dai dati economici, diminuisce la cassa integrazione, aumenta l’occupazione, crescono il prodotto interno lordo e le entrate tributarie. Stiamo attuando una politica liberale berlusconiana di dare liquidità alle imprese, a chi investe, a chi rischia con il proprio capitale e crea ricchezza e lavoro. Su questo puntiamo senza dimenticare l’attenzione al sociale e le fasce deboli”. Lo dice il presidente della regione siciliana Renato Schifani intervenuto al convegno “Noi, il Mediterraneo” che si svolge a Palermo al Marina yachting.
Schifani: “Termovalorizzatori, stiamo schivando i problemi”
“Come per il Ponte, anche nel mio piccolo sto cercando di schivare i problemi che intervengono sulla realizzazione dei termovalorizzatori – ha aggiunto Renato Schifani -. Quando le opere sono di fortissimo impatto strutturale, di cambiamento anche nella realtà sociale, bisogna prevedere anche delle difficoltà”.
“Sui termovalorizzatori le abbiamo avute, con contenziosi, con certa opinione pubblica, anche di una campagna stampa subdolamente ostile a quello che vorrei realizzare – ha detto il presidente – ma io vado avanti perché intendo completamente ribaltare questo sistema di gestione dei rifiuti che in passato ha ammorbato quella che è la qualità della vita dei siciliani anche sotto il profilo igienico ambientale”.
“È evidente – ha detto ancora Schifani – che questo è un settore delicato, un settore dove vi sono fortissimi interessi, dove la realizzazione dei termovalorizzatori andrà a incidere, lo sappiamo, siamo perfettamente consapevoli, ma noi andiamo per la nostra strada sereni e pacati nel solco della legalità”.
Forestali, le parole di Schifani
Il governatore è intervenuto anche sulla misura contenuta nella manovra che consente l’aumento delle ore lavorative per 16 mila forestali: “L’approvazione della norma sui conferma l’attenzione che il mio governo riserva, fin dall’avvio della legislatura, alla tutela del territorio e alla prevenzione degli incendi. Rafforzare il lavoro degli operai forestali significa investire concretamente nella sicurezza dei nostri boschi e delle comunità”.
“In questa direzione – continua il governatore siciliano – si inserisce anche l’inaugurazione della sala operativa unificata che mette in rete Protezione civile, Corpo forestale e Vigili del fuoco, così come l’iter ormai avanzato per la realizzazione di una control room regionale basata sulle tecnologie di Leonardo, che consentirà una sorveglianza più efficace e moderna del territorio. Prevenzione, coordinamento e innovazione sono pilastri centrali della nostra azione di governo”
“Portiamo a casa – aggiunge l’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino – un risultato importante per il futuro e la stabilità dei lavoratori. La Finanziaria prevede infatti l’incremento di 23 giornate lavorative per tutti gli operai forestali, una platea di 13.500 persone. L’intervento, da 41 milioni di euro, consentirà una migliore gestione del nostro patrimonio boschivo e garantirà una maggiore sicurezza economica a tutte le unità di personale stagionale”.
“Tardino sta dando prova di impegno”
Il governatore ha commentato anche la nomina di Annalisa Tardino al vertice dell’Autorità portuale della Sicilia occidentale, contro la quale ha depositato un ricorso al Tar. “Noi abbiamo espresso delle perplessità sul profilo dei titoli per ricoprire il ruolo di presidente dell’Autorità portuale. Io conoscevo già l’avvocato Tardino e la stimavo prima ancora di questo incarico, avevamo un ottimo rapporto”, ha detto. “Dobbiamo scindere le cose, devo dire che comunque sta dando prova di impegno, ce la sta mettendo tutta e questo è un dato di fatto, il tempo vedrà”, ha concluso.
“Stiamo lavorando bene – conferma Tardino – non ci sono state tensioni con la Regione, c’è stato solo un contraddittorio istituzionale che credo sia sempre più proficuo, e quindi abbiamo semplicemente lavorato. Ho un incarico da parte del governo nazionale, io ho fatto solo la mia parte”.
Sull’esito del ricorso al Tar contro la nomina a capo dell’ente portuale, presentato dalla Regione siciliana e il cui pronunciamento è previsto a gennaio, il neo commissario ha aggiunto: “Non è un tema da affrontare nel corso del convegno – ha concluso – oggi parleremo di Sicilia e delle prospettive di sviluppo. Chiuderemo l’anno con un milione di croceristi e 286 approdi”.
“Modificheremo il voto segreto”
Schifani ha parlato anche dell’intenzione di modificare il voto segreto: “Il primo atto parlamentare di modifica regolamentare che il Governo presenterà a gennaio, in accordo con il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, sarà una articolo dove si individua l’esercizio del voto segreto riconducendolo ai principi che caratterizzano questa esigenza nel regolamento della Camera o del Senato, cioè motivi di coscienza, e della libertà personale”.
“In Sicilia ci confrontiamo con un regolamento parlamentare dove il voto segreto può essere chiesto su tutto. Questo voto segreto spesso schiavizza il Governo, a favore di chi vuole far sentire le proprie ire le scaricare proprie tensioni che non hanno nulla di politico a volte”, spiega. Presenteremo in Aula questa modifica chirurgica – ha continuato Schifani – Passerà? Non lo so, ma è mio dovere farlo. Io la presenterò, si potrebbe verificare il caso pirandelliano che la legge sul voto segreto non passi perché bocciata dal voto segreto. Ma è giusto che la politica si assuma le proprie responsabilità”, conclude.

